Nei sogni dei bambini un tempo libero dal virus

di Luciano Ranzanici
Un disegno e un pensiero «pandemici» dai bambini della Valverti
Un disegno e un pensiero «pandemici» dai bambini della Valverti
Un disegno e un pensiero «pandemici» dai bambini della Valverti
Un disegno e un pensiero «pandemici» dai bambini della Valverti

Potremmo definirlo un racconto della pandemia messo per iscritto e arricchito da disegni. È un’opera imperdibile perché realizzata da bambini. Quei bambini particolarmente penalizzati dal distanziamento di questi mesi che in questo caso sono iscritti alla scuola d’infanzia «Valverti» di Breno. Il loro lavoro è stato raccolto nella pubblicazione «Un mostriciattolo piccolissimo», sottotitolata emblematicamente «Il racconto di un anno che non ci è piaciuto». Le maestre Wilma Fusi, Sara Giacomelli e Paola Pellegrini già nel marzo scorso, quando la scuola venne chiusa per la pandemia, chiesero ai piccoli di disegnare e di raccontare il virus, spiegando «in che modo stesse influenzando la loro vita e a cosa avessero dovuto rinunciare con più dispiacere per causa sua». Pensavano con fiducia di poter raccogliere le testimonianze dei bimbi scrivendo al passato del coronavirus. Non è purtroppo stato così e nonostante le limitazioni e le incertezze sul futuro ha prevalso «la nostra voglia di fare che è più forte della paura». COSÌ il progetto originario è stato ripreso e sviluppato, il virus è stato messo in un angolo e il racconto di «Un mostriciattolo piccolissimo», sostenuto dall’amministrazione comunale, è stato completato a scuola con un lieto fine, come si usa nelle favole più belle. I piccoli hanno diviso l’argomento in quattro capitoli, «Cos’è il coronavirus», «Come sono cambiate le nostre giornate», «Cosa mi è mancato» e «Quando il mostriciattolo non ci sarà più», riempiendoli con brevi frasi e disegni dedicati al presente ma anche al futuro, dedicando quasi costantemente un pensiero ai loro nonni. Anna Salvetti, vice presidente della Fondazione Scuola materna Valverti, a proposito del progetto dei piccoli spiega che «è stato necessario reinventare un po’ tutto e, per non provocare problemi ai piccoli, ridisegnare un asilo seguendo le normative sanitarie. Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta, la didattica funziona e i bambini hanno saputo tenere comportamenti normali sia a scuola sia nella vita: siamo riusciti a realizzare alcuni progetti, uno dei quali è il libro, per il quale i nostri utenti si sono impegnati molto, sapendo cogliere anche aspetti banali». Il sindaco Panteghini ha elogiato la «piccola grande opera» e i suoi contenuti, «che racchiudono paure, speranze e gioie. Le insegnanti sono il vero valore del Valverti». •

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