Nuovo asilo, si cambia La location si sposta ma non consuma suolo

di Domenico Benzoni
Gianico  L’area sulla quale nascerà la nuova scuola materna Il vecchio edificio scolastico destinato alla demolizione
Gianico L’area sulla quale nascerà la nuova scuola materna Il vecchio edificio scolastico destinato alla demolizione
Gianico  L’area sulla quale nascerà la nuova scuola materna Il vecchio edificio scolastico destinato alla demolizione
Gianico L’area sulla quale nascerà la nuova scuola materna Il vecchio edificio scolastico destinato alla demolizione

C’è una importante novità in vista per il nuovo polo scolastico della materna di Gianico: la struttura è confermata e sarà realizzata, ma non secondo il piano di cui si è parlato fino a oggi. Infatti, l’iniziale, ipotizzata demolizione del vecchio edificio, che doveva essere seguita da una ricostruzione sullo stesso sedime, ha lasciato il posto alla «rototraslazione» dell’immobile, ovvero a una realizzazione ex novo in un’area vicina compensata comunque dall’azzeramento del complesso esistente. Si è evoluto così il progetto per realizzare la nuova struttura destinata a ospitare i bambini dai tre ai sei anni. Dato che non è più adatto alle moderne esigenze educative e di sicurezza, in un primo momento l’amministrazione comunale aveva prospettato la demolizione del vecchio edificio datato anni Sessanta che sorge in via Novella. A progetto fatto era partita la richiesta di finanziamento, e il governo aveva risposto assegnando al Comune un milione e 932mila euro sul Pnrr (missione Istruzione e ricerca). Mentre però si avvicinava il momento di dare l’inizio ai lavori sono venuti a galla una serie di problemi: in primo luogo la necessità di trovare spazi alternativi per la settantina di bambini che attualmente frequentano la materna. Non sarebbe stato né facile né economico trasferire cucine, recuperare aule, saloni e spazi gioco al coperto, anche se si fosse puntato su moduli prefabbricati. Da qui l’idea di costruire una materna tutta nuova, sfruttando la traslazione del volume in un’area attigua all’attuale sede. I contatti col ministero si sono fatti assidui, sono partite le necessarie domande, sono nati intralci burocratici, ma poi il risultato è arrivato: la rimodulazione con rototraslazione dell’edificio all’interno del nuovo lotto è stata accolta. Si è così rimesso mano al progetto, e il ricalcolo dei costi ha fatto salire la cifra a 2.687.600. I 755.600 euro in più rispetto al finanziamento inizialmente concesso sul Pnrr, l’amministrazione guidata da Mirco Pendoli conta di trovarli con una domanda di accesso ai fondi per opere pubbliche indifferibili. La Centrale unica di committenza sta provvedendo in questi giorni all’appalto e l’inizio dei lavori è previsto entro la fine di maggio. L’area destinata ad accogliere il nuovo asilo è il parco di Remondina che si trova tra la ex bocciofila e l’elementare, e il sindaco sottolinea che non ci sarà alcun ulteriore consumo di suolo, perché viene attuata una semplice traslazione volumetrica: si perde del verde da un lato, ma lo si recupera nel punto in cui oggi si trova il vecchio edificio, che a demolizione avvenuta diventerà un giardino attrezzato. Sempre a proposito di scuole, lavori in vista anche per l’edificio che ospita elementare e media. In questo caso si tratta di un adeguamento alle norme antisismiche, per il quale il Comune potrà godere di un finanziamento pari a un milione e mezzo.•.

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