Ospedali, il seconda mano ha un valore per il Senegal

Esine  L’incontro tra l’ambasciatore e i vertici dell’Asst
Esine L’incontro tra l’ambasciatore e i vertici dell’Asst
Esine  L’incontro tra l’ambasciatore e i vertici dell’Asst
Esine L’incontro tra l’ambasciatore e i vertici dell’Asst

Può sembrare giustamente triste il fatto che il Sud povero del mondo gestisca servizi primari come la sanità (quando esiste) con i pezzi di «seconda mano» provenienti dal nord anche troppo ricco. Ma è così: macchinari per la diagnostica, ambulanze e persino letti per le degenze viaggiano spesso verso e oltre l’equatore quando trovano rimpiazzi più moderni. Un percorso che si allungherà anche grazie a una nuova collaborazione tra l’Asst di Valcamonica e gli ospedali del Senegal. Un percorso immaginato nel settembre dello scorso anno, quando Martin Pascal Tine, ambasciatore straordinario in Vaticano per il Pese africano, si è sottoposto a un intervento chirurgico nell’unità di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Esine. Fatto conoscenza con l’Asst camuna e con i suoi dirigenti, il diplomatico aveva proposto di avviare un rapporto tra l’azienda sanitaria valligiana e l’ospedale San Giovanni in Senegal. Recentemente Tine è tornato in Valcamonica, e pochi giorni fa è stato ospite dell’ospedale insieme ai volontari dell’associazione «Adansonia Odv», un’organizzazione di volontariato che opera a Ponte San Pietro, nella Bargamasca. Pascal Tine ha incontrato la direzione strategica dell’azienda guidata da Maurizio Galavotti (presente anche un rappresentante della Comunità montana) stringendo un primo accordo. Con i vertici della sanità valligiana è stata valutata l’opportunità di trasferire in Senegal letti di degenza e altri arredi sanitari che non rientrano più nella dotazione dei due ospedali, per «arricchire la dotazione dei centri di cura senegalesi», ha spiegato il diplomatico. Si sono quindi gettate le basi per favorire il trasporto in Africa di una parte non più usata del patrimonio mobiliare dell’Asst, che sarà possibile grazie al supporto delle strutture dell’azienda stessa e dell’associazione umanitaria bergamasca.•. L.Ran.

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