Pernottare nei bivacchi è un’esperienza fantastica

di F.CAM.
Bivacco «Davide» al Torsoleto
Bivacco «Davide» al Torsoleto
Bivacco «Davide» al Torsoleto
Bivacco «Davide» al Torsoleto

Agli albori dell'alpinismo c'erano solo i bivacchi. Anzi, all'inizio neppure quelli: i pionieri durante le ascese verso le vette si riparavano in anfratti della roccia o in altri ricoveri di fortuna. Oggi molti bivacchi si sono trasformati in rifugi super attrezzati ma, alle quote più elevate, oltre i rifugi, anche sulle montagne bresciane sono appollaiati numerosi di quei piccoli edifici, spartani, in metallo e a volte in muratura, che, in caso di emergenza, hanno salvato la vita a molta gente. SONO FREQUENTATI soprattutto dagli alpinisti, ma dormire in bivacco è un'esperienza che ogni appassionato di montagna dovrebbe fare almeno una volta perchè rafforza il feeling con il territorio in una dimensione suggestiva. Ed hanno il vantaggio di essere sempre aperti. Salire lassù portandosi il cibo e il sacco a pelo nello zaino, passare una notte nel silenzio della natura disturbati solo dall'alitare del vento; provare la sensazione d'essere completamente autonomi. E svegliarsi all'alba a contemplare i colori del sole che sorge, aperitivo di una bella giornata che si passerà a scoprire i segreti delle montagne lì attorno. Basta provare e si rischia di prenderne il vizio. Un vizio salutare che concilia con la natura.

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