Perseguita il
marito, arrestata
per stalking

di Paolo Cittadini
La stalker di Cividate è stata trasferita nel carcere cittadino di Verziano
La stalker di Cividate è stata trasferita nel carcere cittadino di Verziano
La stalker di Cividate è stata trasferita nel carcere cittadino di Verziano
La stalker di Cividate è stata trasferita nel carcere cittadino di Verziano

In quattro giorni, da mercoledì a sabato scorso, avrebbe fatto di tutto per trasformare in un inferno la vita dell’uomo con cui aveva deciso di creare una famiglia. A mettere fine al suo comportamento persecutorio ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Breno, che sabato l’hanno arrestata in flagranza con l’accusa di stalking. Ora la donna, una 44 enne slovacca che lavora nel settore sanitario, si trova in una cella del carcere di Verziano. I carabinieri l’hanno portata lì dopo che il gip ha convalidato l’arresto disponendo per lei la misura della custodia cautelare in cella. Gravi i reati ipotizzati a carico della donna, che al culmine dell’ennesima lite è arrivata a dare fuoco ad alcuni oggetti presenti nella casa di Cividate Camuno che condivideva col marito e con il figlio: solo l’intervento dei militari ha evitato che la situazione degenerasse. SECONDO la ricostruzione del caso, la 44enne avrebbe iniziato a molestare il compagno. Telefonate aggressive e pure botte già sufficienti per portarla in carcere; ma come detto c’è stato anche di più. Il tutto si sarebbe consumato nel giro di meno di una settimana. Forse per gelosia, avrebbe tempestato di telefonate il marito, e in alcune di queste lo avrebbe minacciato di prendersi il bambino per portarlo nel suo Paese d’origine. Poi, sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, lo avrebbe anche preso a calci e pugni. Comportamenti decisamente sopra le righe; come la decisione di danneggiare l’auto del compagno parcheggiata davanti al posto di lavoro. Paradossalmente, al culmine di uno scatto d’ira gli avrebbe anche detto di essere pronta a denunciarlo per non si sa quali maltrattamenti. Davanti all’escalation di minacce il coniuge, un italiano, ha contattato i carabinieri chiedendo il loro intervento, ma nemmeno il loro arrivo l’avrebbe riportata alla ragione: davanti agli agenti intervenuti per calmarla ha telefonato al marito minacciando di appiccare il fuoco alla loro abitazione. INFINE dalle parole è passata ai fatti: dopo aver afferrato alcuni oggetti presenti in casa li ha incendiati, e a quel punto è scattato l’arresto con l’accusa di stalking. Prima di questo epilogo, il compagno aveva già denunciato la situazione all’Arma, raccontando anche di aver ricevuto telefonate durante le quali la moglie avrebbe rotto diversi oggetti in casa arrivando a minacciare il suicidio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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