Pioggia e grandine
come noci flagellano
la Valle Camonica

di Claudia Venturelli
Un vigneto flagellato dalla grandine caduta copiosa nel pomeriggio in Valle CamonicaLa grandine ha gonfiato alcune reti di protezioneAncora fiumi di acqua sulle strade della Valle Camonica
Un vigneto flagellato dalla grandine caduta copiosa nel pomeriggio in Valle CamonicaLa grandine ha gonfiato alcune reti di protezioneAncora fiumi di acqua sulle strade della Valle Camonica
Un vigneto flagellato dalla grandine caduta copiosa nel pomeriggio in Valle CamonicaLa grandine ha gonfiato alcune reti di protezioneAncora fiumi di acqua sulle strade della Valle Camonica
Un vigneto flagellato dalla grandine caduta copiosa nel pomeriggio in Valle CamonicaLa grandine ha gonfiato alcune reti di protezioneAncora fiumi di acqua sulle strade della Valle Camonica

Una bassa valle che ha ancora negli occhi le immagini di Angolo Terme ha dovuto fare nuovamente i conti con il maltempo. Doppia violenta grandinata nel tardo pomeriggio di ieri con foto e immagini che sono rimbalzate immediatamente sui social. Chicchi grandi come noci hanno imbiancato prati e strade e fatto crollare la temperatura, ai minimi della stagione. DA ANGONE a Darfo la grandine è stata accompagnata da un violento acquazzone che ha invaso le strade e allagato alcune cantine. Decine le chiamate ai Vigili del Fuoco del locale distaccamento che hanno chiesto supporto ai colleghi volontari di Lovere per poter rispondere alle emergenze. Al centro commerciale Adamello è crollato parte del soffitto e i magazzini si sono allagati. La provincia di Bergamo invece è stata costretta a chiudere la via Mala, strada di collegamento con la Valle di Scalve, per una frana che ha invaso la carreggiata. In ginocchio i viticoltori, sorpresi dalla tempesta nel pieno di una stagione che ora può certamente dirsi compromessa. COME già accaduto in Franciacorta il 12 maggio scorso, sono soprattutto i vigneti a pagare dazio in un periodo molto delicato per la pianta, quello della fioritura. Flagellata la zona di Erbanno, tra le più pregiate enologicamente parlando dell'intera Valcamonica (e di tutta la provincia). La devastante grandinata (le immagini dei vigneti e delle colture dell'azienda Togni Rebaioli parlano chiaro) ha compromesso in maniera irrimediabile l'annata. Impossibile una stima a caldo, ma più che «salvare il salvabile», c'è già da pensare all'anno che verrà.Nella speranza che il maltempo conceda una tregua: tra temporali, trombe d'aria, gelate fuori tempo massimo e grandinate, bisogna tornare ormai al 2013 per trovare l'ultima annata davvero felice. SULL’ALTOPIANO del sole è stato come fare un salto indietro fino all’inverno: il paesaggio tutto bianco ha confuso le idee ma anche creato numerosi disagi, specie alla circolazione costretta a fare lo slalom tra i pezzi di asfalto che si sono sollevati su numerose vie e strade. Tra Borno e Croce di Salven l’acqua ha portato sulla strada fango e ramaglie che hanno dovuto essere rimossi con mezzi speciali. Ogni comune ha i suoi danni da conteggiare, perché nessuno, vista la portata dell’evento, è stato aiutato dai sistemi di scarico. Impossibile per i tombini smaltire la quantità di acqua che è scesa in nemmeno mezz’ora. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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