l'evento

Pisogne capitale mondiale dei «tesori» della liuteria

Orientali e italiani hanno griffato come gioielli gli strumenti a corde. Le mostre hanno impreziosito la chiesa del Romanino e il Mirad'Or
Strumenti a corde  d’autore in esposizione nella chiesa del Romanino
Strumenti a corde d’autore in esposizione nella chiesa del Romanino
Strumenti a corde  d’autore in esposizione nella chiesa del Romanino
Strumenti a corde d’autore in esposizione nella chiesa del Romanino

Pisogne capitale mondiale dell’antica arte della costruzione di strumenti a corde. Fino a martedì sarà possibile ammirare la mostra di liuteria allestita al Mirad’Or sul lungolago ed all'interno della chiesa di Santa maria della neve: chitarre, viole, violini, violoncelli, prodotti da artigiani di tutto il mondo, che hanno partecipato alle diverse edizioni del concorso indetto dall'Anlai, associazione nazionale liuteria artistica italiana. Un evento con un appeal internazionale che mancava dal 2015. A quell’epoca gli assessori alla cultura, Matteo Bertolini prima e Marina Berlinghieri poi, strinsero una partnership con l’associazione di Cremona «culla» dei liutai. Nel 2007 la prima edizione del concorso, che avrebbe dovuto vedere come presidente di giuria il grande Mstislav Leopoldovich Rostropovich, violoncellista di fama mondiale scomparso alla vigilia della rassegna. «Pisogne è la location ideale – osserva Gualtiero Nicolini, presidente dell’Anlai –. (...)

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