Piste da sci, la rivincita degli impianti di nicchia

Montecampione: sciatori in coda rispettando le rigorose norme anti-contagio previste negli impianti
Montecampione: sciatori in coda rispettando le rigorose norme anti-contagio previste negli impianti
Montecampione: sciatori in coda rispettando le rigorose norme anti-contagio previste negli impianti
Montecampione: sciatori in coda rispettando le rigorose norme anti-contagio previste negli impianti

La strettoia imposta dalle misure anti-contagio, non sembra aver offuscato l’appeal delle piccole «oasi» sciistiche della provincia di Brescia. È stato un week end da sold out (nel limite dei flussi concessi dalle norme contro li assembramenti) nella bassa Valcamonica. Montecampione e la Val Palot, complice l’innevamento artificiale, sono state teatro delle gare organizzate dagli sci club e della presenza di appassionati, che hanno sfruttato le piste godendosi relax e sport. C’è stato chi si è regalato l’ebrezza delle acrobazie sullo snowboard, altri hanno inforcato le ciaspole per suggestive escursioni, ma la maggioranza ovviamente si è dedicata sci sfruttando una delle piste più appassionanti del comprensorio bresciano, spesso teatro degli allenamenti degli azzurri. La stragrande maggioranza ha – nel pieno rispetto delle regole, sotto la stretta sorveglianza di Protezione Civile e dipendenti delle società interessate – speso bene il proprio tempo in quota. Anche in questo inizio di nuovo anno, la paura del Covid rimane, anche se sono in molti a pensare che all'aria aperta il problema sia limitato. «Voglio credere che, seguendo le regole, il nemico si possa sconfiggere o per lo meno limitare – afferma un papà arrivato dalla città per accompagnare i figli alla prima sciata della stagione – e spero che si possa tornare al più presto alla normalità. Nell’attesa proviamo a non rinunciare al piacere di una discesa anche si siamo consapevoli di dover osservare la massima prudenza». «Per noi è la prima volta sulla neve – ammettono tre amici saliti a Montecampione dal milanese – e qui è davvero come ce lo avevano descritto: bellissimo e soprattutto tranquillo. Niente caos, niente assembramenti. Bene così». «Paura? No – risponde un 20enne del Sebino sul suo snowboard – ma rispetto. Sia per la salute del prossimo che per la mia. Armiamoci di dispositivi e sopportiamo. Prima o poi dovrà passare». «I controlli ci sono – afferma una sciatrice salita in quota dalla città di Bergamo – e questo è rassicurante. È importante che ognuno faccia la sua parte, per non ritrovarci chiusi come lo scorso anno». Sia la Val Palot che Montecampione hanno attirato anche l'attenzione dei tanti sci club del nord Italia: si sono svolte alcune gare dedicate alle diverse categorie, dai più piccoli agli esordienti ed ai giovanissimi. «Ci stiamo impegnando a fondo – ha sottolineato Nicoletta Merighetti, della Val Palot Ski – per riuscire a mantenere alta la qualità del servizio, e potere organizzare le gare, soprattutto per i più giovani. Fino ad ora sta andando molto bene, speriamo continui così». Nel fine settimane le società hanno allestito un efficiente e oneroso apparato per garantire il rispetto dei protocolli anticovid e assicurare il corretto svolgimento delle prove. Uno sforzo che ha incentivato l’afflusso degli sciatori. •.

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