Il calendario dice che manca ancora un anno all’evento, ma come Bresciaoggi ha già riferito più volte, mezza Gianico o forse più è mobilitata da tempo per allestire una nuova, straordinaria edizione delle feste decennali della Madonnina del Monte, «la Funsciù». Anche in questa occasione è ipotizzato un fortissimo afflusso di pellegrini e di curiosi, e per assisterli, la parrocchia ha messo mano al recupero di un immobile collocato tra oratorio e canonica, conosciuto in paese come ex casa sorelle Fiorini. Il suo destino? Al piano terra troveranno posto le cucine che dovranno produrre pasti e rinfreschi, ai piani superiori i locali per le riunioni e un salone a destinazione museale che andrà a conservare le memorie delle Decennali. Giorni fa c’è stata una prima inaugurazione, limitata al piano terreno e alle cucine che si affacciano sul piazzale dell’oratorio, dove viene solitamente allestita una tensostruttura per le feste e l’accoglienza, alla presenza del parroco don Fausto Gregori, del curato di Darfo Boario don Andrea Maffina e del sindaco Emilio Antonioli. E tante persone hanno potuto ammirare il recupero dell’intero immobile, che prevede un investimento da 400 mila euro cui si devono aggiungere i 150 mila per l’acquisto. LA PRIMA tranche di opere con la ricostruzione al rustico è costata 270 mila euro ed è stata coperta grazie al gruzzolo lasciato dal precedente parroco don Gregorio, da donazioni, da un contributo della Comunità montana e dagli introiti delle feste della Madonnina, che ogni anno, l’8 settembre, raccolgono fondi per le opere parrocchiali. Insieme al grazie rivolto a tutti i sostenitori, il parroco don Fausto ha parlato di «un’opera destinata ad arricchire la nostra comunità di uno spazio che diventerà utile anche a fare memoria delle Decennali». Il sindaco ha invece sottolineato il valore aggregativo dell’oratorio, luogo di gioco e di prima formazione sociale. La messa di inaugurazione è stata animata da canti e chitarre dei giovani del paese, e da una folta rappresentanza di parrocchiani curiosi di visitare i locali di quella che diventerà una casa per i pellegrini e per i visitatori attratti dal santuario della Madonnina per la Funsciù. In chiusura della festa c’è stata anche la premiazione di Anna Pendoli, l’ideatrice del logo che identificherà l’oratorio di Gianico: un padre che accompagna per mano il figlio sulla strada tracciata dai colori della pace. •