Ristori, corsa aperta Sul piatto 58 mila euro

di D.BEN.
Il palazzo comunale di Artogne
Il palazzo comunale di Artogne
Il palazzo comunale di Artogne
Il palazzo comunale di Artogne

Saracinesche abbassate, contrazioni di fatturato, aperture a singhiozzo o solamente temporanee, difficoltà a far fronte agli impegni economici e fiscali. In questo ormai lunghissimo tempo di pandemia, chi tra i titolari delle piccole imprese non si è trovato a confrontarsi con problemi del genere? Un piccolo aiuto per affrontarli dovrebbe arrivare dai contributi del Governo destinati alle realtà che operano nelle aree di montagna. Anche ad Artogne, dove l’amministrazione comunale, grazie ai quasi 58mila euro ricevuti per finanziare i ristori, ha infatti emesso un bando finalizzato all’assegnazione. LE CONDIZIONI per farsi avanti? Chi svolge la propria attività professionale in questo territorio, è regolarmente iscritto al registro delle imprese, non è in stato di liquidazione o fallimento ed è in regola con il pagamento dei tributi locali potrà presentare domanda entro venerdì; 24 gennaio. Gli interessati dovranno però aver subito lo scorso anno una contrazione del fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019. Possono approfittarne le piccole imprese artigiane, gli operatori nel settore del commercio, del turismo e dei servizi, con una entità del contributo, per le domande accettate, che ammonta al 50% delle spese ritenute ammissibili e fino a mille euro per ogni beneficiario. A VALUTARE le domande sarà una commissione di tre membri nominati dalla giunta, e l’erogazione degli aiuti è prevista per il mese di febbraio. L’obiettivo che si intende perseguire con questi contributi alle micro imprese è quello di «assicurare un maggiore livello di benessere e inclusione sociale dei cittadini, sostenere e stimolare l’imprenditore che investe credendo nella propria azienda e nelle prospettive future». Il bando con l’elenco delle spese ammissibili e il modello di domanda sono reperibili sul sito del Comune. •

Suggerimenti