Sci, dopo il danno pure la beffa Stop alla vigilia dell’apertura

L’aspetto  splendido del comprensorio del Tonale nella vigilia dell’apertura mancata della stagione sciistica Sulle piste sgombre c’è stato molto spazio per i selfie
L’aspetto splendido del comprensorio del Tonale nella vigilia dell’apertura mancata della stagione sciistica Sulle piste sgombre c’è stato molto spazio per i selfie
L’aspetto  splendido del comprensorio del Tonale nella vigilia dell’apertura mancata della stagione sciistica Sulle piste sgombre c’è stato molto spazio per i selfie
L’aspetto splendido del comprensorio del Tonale nella vigilia dell’apertura mancata della stagione sciistica Sulle piste sgombre c’è stato molto spazio per i selfie

•• È stata una domenica ad alta tensione, accompagnata da aspettative e timori alla vigilia dell’attesa apertura, prevista per oggi, degli impianti sciistici. L’umore degli addetti ai lavori ha iniziato a peggiorare già nella tarda mattinata, dopo la richiesta del Comitato tecnico scientifico di fermare tutto «alla luce delle mutate condizioni epidemiologiche e alla diffusa circolazione delle varianti virali». Poi, dopo molte ore è arrivata la doccia gelata: il ministro Speranza ha accolto i timori sanitari del Cts, e in serata ha firmato un provvedimento che ferma le attività amatoriali in pista fino al 5 marzo, data di scadenza del Dpcm ancora vigente. Ieri, nel giorno dell’incertezza, dopo giorni di frenetica attività le piste sul versante bresciano del comprensorio sciistico Temù/Pontedilegno/Tonale erano lisce come un biliardo in vista della riapertura; le sedute delle seggiovie fissate alla fune portante, così come le cabine degli impianti Ponte/Tonale e Tonale Paradiso erano tutte in linea; quelle della Passo Paradiso/Presena, invece, erano ancora chiuse nei magazzini perché il tratto si trova in territorio trentino, da oggi in zona arancione, e probabilmente riprenderà il trasporto solo in estate. «Una vicenda paradossale - osservava sconfortato Giacinto Delpero, già presidente della Carosello Tonale e del Consorzio Pontedilegno Tonale -: a fare la differenza è il confine regionale: i colleghi della Sit e della Sinval potranno far girare gli impianti, mentre da questa parte, a cinquanta metri dall’ultima seggiovia bresciana, dovremo stare a guardare gli sciatori fruire anche di alcune nostre piste». Parole al vento, senza offesa per Delpero; perchè nessuna seggiovia o cabinovia oggi sarà in movimento per gli sciatori non agonisti. Ieri sera, il flop del sogno sciistico è stato commentato dal direttore del Consorzio Pontedilegno/Tonale, Michele Bertolini, il quale ricordando i settemila skipass già venduti, «l’ennesima beffa unita al danno», ha parlato dell’«ennesimo, duro colpo per la montagna. Non si discute la scelta, ovviamente la salute viene prima di tutto, ma il tempismo che ci ha fatto lavorare fino all’ultimo, impiegando energie e risorse per un nulla di fatto» . Una situazione in qualche modo prevista da un profetico vicepresidente di Anef Lombardia Alessandro Mottinelli, titolare col cugino Giuseppe Patti di Sinval: «Domani si apre? Bella domanda. Purtroppo siamo tornati al 7 marzo dello scorso anno: giornata magnifica, tanta gente a spasso sulla neve ma temo che non si aprirà. Non dico di più perché la rabbia è troppa». •.

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