Spruzzata di spray urticante Malesseri e scuola evacuata

Momenti di concitazione e paura ieri mattina all’istituto superiore Tassara-Ghislandi fatto evacuare a causa di un nube irritante che si è sprigionata nelle aule e nei laboratori
Momenti di concitazione e paura ieri mattina all’istituto superiore Tassara-Ghislandi fatto evacuare a causa di un nube irritante che si è sprigionata nelle aule e nei laboratori
Momenti di concitazione e paura ieri mattina all’istituto superiore Tassara-Ghislandi fatto evacuare a causa di un nube irritante che si è sprigionata nelle aule e nei laboratori
Momenti di concitazione e paura ieri mattina all’istituto superiore Tassara-Ghislandi fatto evacuare a causa di un nube irritante che si è sprigionata nelle aule e nei laboratori

Si sono vissuti momenti di paura e concitazione ieri mattina all’istituto superiore Tassara-Ghislandi di Breno. L’eccezionale afflusso di mezzi di soccorso ha fatto presagire un serio incidente o a un’emergenza gravissima, ma al contrario dopo nemmeno due ore la situazione è fortunatamente rientrata nella più assoluta normalità. Poco prima delle 9, quando gli studenti si trovavano regolarmente nelle aule e nei laboratori, dalla sede è scattata un’urgente richiesta di soccorso. Nei locali del complesso didattico di via Folgore si è diffuso un acre e penetrante tanfo che procurava bruciore agli occhi ed alla gola di studenti ed insegnanti. Sul posto sono confluite nel giro di una manciata di minuti le squadre dei Vigili del fuoco di Breno e Darfo, tre ambulanze e l’auto medica. Le operazioni evacuazione sono state coordinate dalle pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Breno guidate dal luogotenente Massimiliano Addonisio. Mentre i Vigili del fuoco accertavano l’assenza di fughe di gas infatti, la professoressa Roberta Pugliese, dirigente scolastico dell’istituto, ha disposto in via del tutto precauzionalmente l’evacuazione dell’edificio. Trecento persone tra studenti, docenti e personale di segreteria ed in servizio ai piani della scuola, hanno lasciato ordinatamente le classi ed i laboratori e si concentravano sul piazzale esterno dell’istituto. Anche i partecipanti al concorso pubblico per insegnanti che si stava svolgendo nelle aule del Tassara-Ghislandi, sono stati invitati a lasciare il fabbricato. I medici del 118 hanno controllato le condizioni di alcuni studenti che lamentavano bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie, ma soltanto uno è stato accompagnato all’ospedale ad Esine: le sue condizioni non destano preoccupazione. Il ragazzo è stato dimesso nel pomeriggio. Le origini della diffusione nell’istituto di un odore così acre e per certi versi nauseabondo? Ad un primo esame non è stato facile risalire cause precise dei malesseri. Successivamente si è fatta strada l’ipotesi di una sostanza spruzzata negli ambienti da una bomboletta e contenente gas urticante, magari al peperoncino. Si tratterebbe del liquido venduto come arma contro le aggressioni. Al termine delle opportune operazioni di verifica interne effettuate dai Vigili del fuoco che hanno certificato l’agibilità di aule e laboratori e mentre i carabinieri erano impegnati stavano a svolgere le prime indagini, la professoressa Roberta Pugliese dopo poco meno di due ore poteva ufficializzare il cessato pericolo ed il ritorno alla normale attività didattica. Dalle prime testimonianze raccolte si darebbe credito ad una semplice bravata che sconsideratamente ha messo in allarme le centinaia di persone presenti nell’istituto. Spetterà alla scuola e ai carabinieri cercare di risalire al responsabile dello scherzo che rischia oltre a uno stop dalle lezioni una denuncia a piede libero per procurato allarme e sospensione di servizio pubblico.•.

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