Troppi campi devastati cinghiali sotto accusa

di A.ROM.
Un campo «arato» a Fraine
Un campo «arato» a Fraine
Un campo «arato» a Fraine
Un campo «arato» a Fraine

Il problema legato alla presenza dei cinghiali sulle colline e nei boschi dell’area sebino e basso camuno, è sempre più vasto e di maggiore evidenza. Gli ultimi episodi sono stati denunciati a Fraine, frazione montana del capoluogo Pisogne: in località Campedèi, da settimane i proprietari dei fondi subiscono gli attacchi notturni degli animali selvatici, che arrivano in piccoli gruppi e scavano il terreno, sollevando zolle, provocando vasti crateri, di fatto rovinando sia il paesaggio che soprattutto le proprietà. «È un problema annoso - spiega Egidio Fettolini, impresario edile con la passione per l’agricoltura - da diversi anni abbiamo segnalato la presenza dei cinghiali: nessuno se ne preoccupa. In Comune ci hanno fatto fare la richiesta dei danni, ma il perito ha sottolineato che, siccome il mio terreno vale poco, in termini monetari, non posso avere nessun indennizzo. Sono stanco - continua Fettolini - lavoro tutto il giorno, e la mattina mi trovo i disastri dei cinghiali. Mi dicono di mollare il lavoro in campagna: non me la sento, perché sono nato qui, e se non mi preoccupassi, il territorio sarebbe devastato e non più utilizzabile già da tempo». Gli attacchi sono avvenuti anche nei terreni vicini: è una situazione insostenibile, che necessita di una soluzione, non di palliativi. «Mi piacerebbe - ha chiuso Fettolini - che chi parla di interventi e di abbattimenti, si facesse vedere anche qui a Fraine. Mai nessuno però è salito a verificare la situazione e a proporre soluzioni in merito». •

Suggerimenti