Violenze in
famiglia, scattano
due arresti

di N.P.C.
Due episodi di violenza in famiglia scoperti in Alta Valcamonica
Due episodi di violenza in famiglia scoperti in Alta Valcamonica
Due episodi di violenza in famiglia scoperti in Alta Valcamonica
Due episodi di violenza in famiglia scoperti in Alta Valcamonica

Una 35enne marocchina strappata all’ennesimo pestaggio dai carabinieri, una 40enne che ha trovato la forza di denunciare la violenza domestica del compagno. Nel giro di poche ore, due persone sono uscite da un incubo. Due storie diverse e al tempo stesso uguali, che possono incoraggiare altre donne imprigionate nella spirale della sopraffazione a ribellarsi. In entrambi i casi è scattato l’arresto dei responsabili di anni di violenze. Il primo caso è avvenuto a Malonno. I carabinieri hanno cominciato a indagare, insospettiti dai continui accessi al pronto soccorso di Esine della 35enne che giustificava ai medici le abrasioni e gli ematomi sul volto con poco credibili cadute dalle scale. I militari hanno messo in moto la rete di protezione attivando i servizi sociali e il centro antiviolenza. La ricerca degli accessi in ospedale è stata estesa anche a un’altra zona d’Italia, nella quale la famiglia ha vissuto fino a pochi mesi fa e anche in questo caso sono emersi vari ingressi, troppi, per essere ritenuti causati da eventi accidentali. Mostrando grande sensibilità, i carabinieri hanno conquistato la fiducia della vittima, che nella notte di lunedì, nuovamente aggredita senza motivo, si è convinta a chiamare il 112. Quando la pattuglia è arrivata sul posto, ha accertato che la marocchina aveva evidenti ferite sul volto. Il marito 36enne - che ha cercato di sbarrare l’ingresso ai militari - è stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il Giudice ha applicato la misura del divieto di avvicinamento alla moglie. Stesso provvedimento scattato per un 45enne camuno residente a Capo di Ponte, arrestato martedì pomeriggio. Anche in questo caso la vittima, stanca delle aggressioni, delle minacce e delle botte, ha deciso di denunciare il convivente.

SULLA BASE degli approfonditi accertamenti eseguiti dai militari, la Procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal Gip un’ordinanza di applicazione di misura cautelare. Il Tribunale ha disposto gli arresti domiciliari con divieto di avvicinamento alla compagna

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