L’istituto superiore di Vallesabbia, che nella sede di Idro ospita oltre 450 studenti, sta vivendo, come altri istituti scolastici, una difficile situazione: «Ci sono classi da 20 che contano una decina di studenti assenti o in difficoltà per le mancanze del trasporto scolastico. E sulle 28 classi dell’Istituto - spiegano Raffaele Billy Tonini, Giovanni Alberti, Matteo Pellegrini e Alessandro Ita, quattro dei ragazzi della rappresentanza studentesca - in media tra i cinque e gli otto studenti per classe mancano o hanno difficoltà. Sono più di 150 quelli tra noi colpiti dal problema “trasporti”, a cui si aggiungono gli assenti per contagio o quarantena». Sulla tratta Mura-Comero-Casto-Nozza - spiegano - il pullman non passa o se passa è troppo pieno. «In ogni caso lascia gli studenti a piedi. E lo stesso accade per la tratta che da Odolo passa per Agnosine, Bione, Preseglie, Gazzane, Barghe e Vestone. Quando le corriere arrivano a Vestone, poi, sono già tutte piene ed è difficile proseguire per Idro. Molti restano a piedi. Spesso salta la coincidenza per Salò. Problemi anche a Vobarno e nelle due Pertiche». I rappresentanti hanno fatta tappa in ciascuna delle 28 classi dell’Istituto per raccogliere le segnalazioni dei compagni. «In molti - continuano - vorrebbero far sciopero». È stato quindi creato una sorta di «dossier» delle lamentele: «C’è chi resta a casa perché senza pullman non ha il trasporto, chi fa i salti mortali per raggiungere scuola, sempre che il pullman non passi già pieno e lascia tutti a terra con un palmo di naso». L’auspicio? «Trovare risposte al problema trasporti senza dover ricorrere allo sciopero», questo vorrebbero i ragazzi, presi in contropiede da una situazione caotica con disagi e assenze per i trasporti ma anche a causa di positività e quarantene. Una deroga per la Dad potrebbe forse limitare i disagi, «ma di questo si deve occupare la dirigenza. Il problema trasporti va risolto in fretta se si vuol scongiurare lo sciopero. Certo è che la scarsa qualità del servizio sta “avvelenando” i ragazzi, sottoposti a un forte stress da ritardo, sia per i pullman che non passano sia per quelli che passano, ma già pieni. Un problema che ricade anche sui genitori, costretti a fare da tassisti per accompagnare i figli a scuola. Ognuno deve fare la propria parte. Solo così si troverà la soluzione». •.