C’è un cavallo da salvare Un appello per «Shanti»

Shanti con il ginocchio malato sottoposto a cure
Shanti con il ginocchio malato sottoposto a cure
Shanti con il ginocchio malato sottoposto a cure
Shanti con il ginocchio malato sottoposto a cure

È una storia di dedizione straordinaria quella che arriva dall’oasi per cavalli e altri animali salvati da macelli e maltrattamenti vari di Vaiale di Lavenone. È la storia di Shanti, un bellissimo cavallo che oggi ha tre anni e che era arrivato nel rifugio affacciato sulle Piccole Dolomiti insieme alla madre. Lei era «improduttiva» e lui cieco, ed entrambi erano destinati alla macellazione. I promotori dell’oasi, un’organizzazione di volontariato che oggi si chiama Terra Fenice, hanno fatto ricorso anche per Shanti alle terapie alternative che qui sono di casa, omeopatia e naturopatia, e per quanto possa sembrare incredibile il puledro cieco ha recuperato la vista. Ma la storia, purtroppo, non si è esaurita con questo che poteva essere un lieto fine. Un lieve trauma a un ginocchio nel paddock ha causato un rigonfiamento del carpo e poi la formazione di becchi ossei di origine artrosica: un processo denerativo cronico che potrebbe compromettere per sempre l’articolazione. Per salvare l’animale servono una visita in un centro specializzato veronese e l’intervento di un veterinario omeopata di Bologna, ed entrambe le operazioni sono molto costose. Ecco quindi che Terra Fenice lancia una richiesta di aiuto offrendo in cambio anche l’ospitalità in un luogo bellissimo fatto di prati e boschi. Per scoprire come contribuire al salvataggio di Shanti basta navigare nel sito www.terrafenice.org o chiamare il numero Whatsapp 347 166 95 38; ma anche eventualmente prenotare con gli stessi strumenti la propria presenza alla «Festa d’estate» con la quale domenica a Vaiale si ricorderà il compleanno di questo rifugio: un pranzo benefit preceduto e seguito da dimostrazioni di yoga e reiki, musica, passeggiate erboristiche e bagni di suoni tra i cavalli.•. P.Bal.

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