Depuratore, nuova strategia del «no»

di A.GAT.
Il corteo di protesta promosso il 12 gennaio a Prevalle e Gavardo
Il corteo di protesta promosso il 12 gennaio a Prevalle e Gavardo
Il corteo di protesta promosso il 12 gennaio a Prevalle e Gavardo
Il corteo di protesta promosso il 12 gennaio a Prevalle e Gavardo

Anche stavolta la sala consiliare di Gavardo era piena di assessori e primi cittadini, arrivati da 13 Comuni ma in rappresentanza di ben 24 municipi: dalla Valsabbia al Garda alla Bassa fino alla provincia mantovana, oltre alla Comunità montana. È questo ormai l’ampio fronte dei sindaci contrari all’ipotesi Gavardo-Montichiari per la realizzazione del nuovo depuratore: lunedì sera è andata in scena la prima riunione operativa a seguito della grande manifestazione del 12 gennaio scorso. «Approfondendo i dettagli del progetto siamo ancora più convinti che la soluzione proposta sia la peggiore, e non solo dal punto di vista ambientale - hanno fatto sapere i sindaci subito dopo l’incontro - e che invece la soluzione ottimale sia quella di potenziare l’impianto esistente di Peschiera, ipotesi tra l’altro già prevista sia da Acque Bresciane che nello studio commissionato all’università. Ma ad oggi non c’è nessuno che porta le nostre ragioni a Roma: per questo chiederemo di far parte, in qualche modo, della cabina di regia». Nella pratica, tutti e 24 i sindaci firmeranno una lettera da inviare sia all’assessorato regionale di competenza che al ministero, in cui verrà chiesta una convocazione, in tempi brevi, da parte di entrambi gli enti. Contestualmente, in attesa di una prima risposta e di una successiva eventuale convocazione ufficiale, i 24 sindaci del fronte del Chiese invieranno una lettera anche all’Aato di Brescia, l’Ufficio d’ambito provinciale cui spetterebbe la decisione ultima sul progetto, chiedendo in questo caso di aspettare il risultato dei due incontri, a Milano e Roma, prima di riprendere l’iter progettuale. Che al momento sembra fermo: dopo la prima uscita pubblica del progetto, la scorsa estate, sembrava che la Conferenza dei servizi potesse già essere convocata con il nuovo anno. Ma tutto tace, almeno per ora: motivo per cui, fanno sapere ancora i sindaci del Chiese, ci sarà tempo per ulteriori approfondimenti anche da parte dei tecnici incaricati ad hoc. •

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