VALSABBIA

Energia: Casto, il «paese del sole», compie un altro salto di qualità

di Massimo Pasinetti
In arrivo gli accumulatori destinati a rendere autosufficienti gli edifici pubblici. L'elettricità da fonti rinnovabili potrà essere gestita meglio superando pure i black out
Casto  Uno scorcio del parco fotovoltaico realizzato da anni nella località Val Grande di BrialeAnche la Casa delle Streghe dà spazio al fotovoltaico
Casto Uno scorcio del parco fotovoltaico realizzato da anni nella località Val Grande di BrialeAnche la Casa delle Streghe dà spazio al fotovoltaico
Casto  Uno scorcio del parco fotovoltaico realizzato da anni nella località Val Grande di BrialeAnche la Casa delle Streghe dà spazio al fotovoltaico
Casto Uno scorcio del parco fotovoltaico realizzato da anni nella località Val Grande di BrialeAnche la Casa delle Streghe dà spazio al fotovoltaico

È da anni in prima fila a livello provinciale come esempio di impegno del «pubblico» nella promozione dello sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, e adesso a Casto hanno deciso di rilanciare questa «vocazione» che ha creato una sorta di primato potenziando e ottimizzando l’utilizzo dei sistemi fotovoltaici, continuando a sfruttare la forza del sole fino a raggiungere la totale autosufficienza energetica relativamente agli edifici di proprietà pubblica.

Così, dopo i numerosi impianti realizzati negli anni su tutto il territorio comunale (oltre una decina, collocati sul tetto di tutte le scuole e praticamente anche su ogni altro edificio pubblico), a partire dal grande parco solare realizzato su un versante collinare nella località Val Grande di Briale, e dopo il raggiungimento di una produzione energetica che fa di Casto un Comune autosufficiente, ecco arrivare un nuovo investimento da 200mila euro, finanziato dalla Regione, per gestire meglio l’elettricità prodotta. I fondi chiesti e ottenuti dal Pirellone serviranno proprio a perfezionare il sistema azzerando gli sprechi, perché finanzieranno l’installazione di accumulatori, grandi batterie che consentono a chi ha propri impianti di produzione lo stoccaggio dell’energia prodotta, che invece di essere messa in rete come avviene normalmente, si può mettere da parte per essere utilizzata quando serve.

«Con questa specifica aggiunta - sottolinea il sindaco Diego Prandini - praticamente ogni edificio pubblico del nostro paese sarà in grado di essere autonomo e di affrontare eventuali black out semplicemente utilizzando per ogni evenienza la potenza prodotta e non distribuita ma immagazzinata». La nuova operazione, poi, prevede non solo l’installazione dei preziosi accumulatori, ma anche l’ampliamento della capacità produttiva grazie alle prossima realizzazione di due nuovi impianti fotovoltaici, uno nella frazione Alone, da collocare sul tetto dell’ambulatorio medico, e l’altro all’interno del Parco delle Fucine di Casto, sul tetto di quella Casa delle Streghe che è stata bruciata un paio d’anni fa dai vandali e che oggi, con fatica e sacrifici, è stata ricostruita più bella pronta ad accogliere i tanti visitatori dell’area attrezzata.

Nel pacchetto di opere comunali figurano poi anche cantieri stradali. Grazie al finanziamento regionale per la ripartenza, con 30mila euro la stretta strada comunale che da Casto conduce ad Alone verrà sistemata in più punti del suo percorso da circa 4 chilometri, intervenendo dove ci sono muri di protezione o di contenimento che hanno ceduto. Sono invece già in corso i lavori di miglioramento lungo la strada Casto-Bione in località Vrange, e si interverrà anche sulla rete agrosilvopastorale del territorio. Infine, sulla principale piazza Passerini, nel centro di Casto capoluogo, si sistemeranno tre briglie sul torrente Vrenda con la creazione di cascatelle. Anche in questo caso con fondi regionali che sono arrivati però attraverso la Comunità montana della Valsabbia.•.

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