Equilibristi sospesi attorno alla Rocca

di Massimo Pasinetti
Sabbio Chiese I rocciatori in azione sulla Rocca e sulla rupeUn’altra immagine delle operazioni di pulizia e disgaggio
Sabbio Chiese I rocciatori in azione sulla Rocca e sulla rupeUn’altra immagine delle operazioni di pulizia e disgaggio
Sabbio Chiese I rocciatori in azione sulla Rocca e sulla rupeUn’altra immagine delle operazioni di pulizia e disgaggio
Sabbio Chiese I rocciatori in azione sulla Rocca e sulla rupeUn’altra immagine delle operazioni di pulizia e disgaggio

Non è mancato lo «spettacolo» nell’operazione sicurezza che, avviata nei giorni scorsi attorno al monumento simbolo del paese, ha avviato anche le attività preparatorie in vista delle Decennali di Sabbio Chiese del prossimo anno. Il santuario della Madonna della Rocca e soprattutto la rupe su cui sorge sono stati al centro del primo di due interventi che faranno splendere il complesso il prosismo settembre, quando tornerà in scena la tradiziona mariana documentata fin dal 1782 ma molto più antica. Il secondo intervento si terrà a primavera, con la pulizia e il disgaggio dei sassi pericolanti della rupe sul lato che dà sul torrente Vrenda. Nello scorso weekend, invece, il lavoro di circa 40 rocciatori della Protezione civile dell’Ana di Bergamo guidata da Claudio Giudici, affiancati da altri 25 alpini della Protezione civile della Monte Suello capitanata da Angelo Bertini, e ancora da una ventina di alpini del gruppo di Sabbio Chiese coordinati da Pieriacomo Pasini, si sono occupati per tre giorni, da venerdì a domenica, del taglio della vegetazione cresciuta su roccia e muri, della pulizia del versante e del disgaggio della parete rocciosa che guarda la casa di riposo. I 40 ospiti arrivati da Bergamo, attrezzati con ogni mezzo loro necessario, sono stati ospitati nella palestra del Centro sportivo, mentre i dintorni della rupe della Rocca sono diventati un cantiere per operare in assoluta sicurezza, visto che le pareti delle pareti rocciose sono pericolose perché scoscese o a picco sul paese: per ogni evenienza c’era anche l’ambulanza dei soccorritori di Odolo. A chiamare la Protezione civile alpina ci ha pensato il gruppo sabbiense, che si fa normalmente carico della manutenzione di Sant’Onofrio e della chiesetta, oltre che del prato e del giardino all’interno del santuario rupestre, dal primo portone fino all’entrata dell’edificio sacro. «Si sta lavorando a un intervento davvero necessario - sottolinea il sindaco Onorio Luscia - che viene calendarizzato all’incirca ogni 5 anni, e che a maggior ragione viene effettuato quando si devono approntare le feste Decennali spostate di un anno a causa della pandemia. Un’operazione che non sarebbe possibile senza l’opera di tanti volontari alpini: dei rocciatori di Bergamo ma anche della Monte Suello e del nostro paese». Dopo il secondo «lifting», quello primaverile, la Rocca sarà pronta ad accogliere la festa mariana in calendario dal 3 al 10 settembre. •.

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