La «Felice Saleri» cresce ma i lettori restano pochi

di F.Z.
La biblioteca di Lumezzane
La biblioteca di Lumezzane
La biblioteca di Lumezzane
La biblioteca di Lumezzane

I bambini e i ragazzi che frequentano le scuole dell’obbligo e gli adulti che hanno tra i 36 e i 60 anni formano la parte più cospicua di coloro che frequentano e utilizzano i servizi della biblioteca «Felice Saleri» di Lumezzane. È quanto emerge dal report diffuso nei giorni scorsi dalla raccolta di via Montegrappa e relativo all’attività dello scorso anno. Numeri che si affiancano agli oltre 27 mila accessi registrati dai portali all’ingresso. MA ENTRANDO nel dettaglio, si delinea un quadro non molto positivo. Se a livello nazionale milioni di persone in un anno non aprono nemmeno un libro, a Lumezzane lo scenario cambia poco. Su quasi 11mila utenti iscritti, quindi la metà della popolazione, solo uno su cinque è attivo, e in generale solo un valgobbino su dieci ha la lettura tra le sue passioni. E si scopre anche che dominano le lettrici - 1.423 -, quasi il doppio rispetto ai maschi. Puntando invece la lente di ingrandimento sui prestiti, i contenuti tra libri e materiale multimediale sono arrivati a oltre 36mila unità, quattromila in più in cinque anni. Una tendenza al rialzo rafforzata anche dal servizio di prestito interbibliotecario della rete Opac, alla quale la biblioteca di Lumezzane presta un terzo dei suoi volumi; servizio che offre la possibilità attraverso un sito internet dedicato di prenotare i libri (seimila operazioni rispetto alle tremila fatte al bancone), essere avvisati e poter ritirare quanto prenotato al portale self service. Per quel che riguarda il servizio di connessione a internet, in via Montegrappa sono state raggiunte le 2.700 connessioni, delle quali poco meno della metà sono state effettuate da portatile o cellulare e non dalle postazioni fisse. LA FELICE SALERI ha anche attivato una serie di altre iniziative e attività, come il prestito a domicilio, tramite l’associazione «Il Lume della Ragione», per quanti hanno difficoltà fisiche, quello degli occhiali da lettura in sede, corsi di informatica e postazioni esterne, in negozi o uffici, per la «Biblioteca fuori di sé». Infine, una stagione di appuntamenti tra «Apriti Libro», campionati di lettura per studenti e incontri sulle nuove frontiere della conoscenza.

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