Sono trascorsi tre mesi di fermo anche per una delle più longeve tradizioni della Valsabbia, quel mercato di Nozza che tornerà in scena oggi e che si è tenuto senza sosta per oltre 700 anni ogni primo lunedì del mese. Non era mai stato fermato neppure dalle guerre e ha sempre fatto il pieno: solo il coronavirus è riuscito a stopparlo. Lo aveva previsto l’ordinanza di fine febbraio del sindaco Roberto Facchi, fermando quello che un tempo era un importante momento di contatto per i montanari, che scendevano dai monti delle Pertiche e del Savallo o arrivavano dal territorio di media e alta valle di cui Nozza era il centro, per fare acquisti, e baratti ma anche per scambiarsi notizie e novità. A dar lustro all’evento c’era anche, nella chiesetta di Santo Stefano su alla Rocca, un affresco del 1492 che lo raffigurava, e che è andato purtroppo perduto con i restauri del 1931. Il mercato riaprirà in questo primo lunedì di giugno, anche se su tre piazze e con ingressi contingentati. Per la gente della media e dell’alta valle sarà un’occasione per ritrovare un pezzo della propria identità. •