Pensioni, la forbice è ampia e quelle povere prevalgono

di M.PAS.

La forbice spazia tra lavoratori a riposo che semplificando moltissimo potremmo definire «ricchi» e pensionati al contrario decisamente meno abbienti dal punto di vista reddituale, e comunque in Valsabbia sono i secondi a predominare; anche se nelle prime posizioni per quanto riguarda l’ammontare della pensione media (considerando quelle di vecchiaia, invalidità, la reversibilità l’invalidità civile e gli assegni sociali) abbiamo Barghe, seconda a livello provinciale con 1.175 euro e Odolo, terzo con 1.172. I pensionati privati in Valsabbia sono 20.280, e in media percepiscono un assegno mensile di 999 euro, pochi in meno rispetto ai 1.003 della media provinciale, ma 97 in più su quella nazionale di 902. Come detto i più «ricchi» sono quelli di Barghe e Odolo, seguiti da quelli di Provaglio Valsabbia, Sabbio Chiese, Vestone, Casto e Preseglie. I redditi più bassi si registrano invece a Treviso Bresciano, con 848 euro, e a Capovalle con 872. Da lì si risale lentamente con Serle, Anfo e le Pertiche Bassa e Alta (le ultime con 937 e 940 euro mensili), mentre tra i 950 e i 958 euro/mese si piazzano Bione, Paitone, Lavenone e Bagolino. In tutto sono 14 i Comuni al di sotto dei 999 euro mensili, mentre in 8 si risale tra 1.000 e 1.100, e in 3 (Barghe, Odolo e Provaglio Valsabbia) tra i 1.100 e i 1.200. Se invece prendiamo in considerazione solo le pensioni di vecchiaia, che in Valsabbia sono 12.342 su 20.280, il 61% delle totali (comprensive di invalidità e invalidità civile, assegni sociali e reversibilità), posto che la media provinciale è pari a 1.254 euro mensili, 13 paesi superano la media e 12 sono al di sotto: da Lavenone con 1.237 euro (17 in meno) a Capovalle, il più povero, con 1.055. I dati che, elaborati, hanno portato a questo risultato valligiano sono a cura dell’Osservatorio Inps e riguardano quanto erogato nel 2019 e rinnovato nel 2020. •

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