Stampatori, il Museo si presenta ai cittadini

L’edificio in cui sarà realizzato il Museo degli stampatori
L’edificio in cui sarà realizzato il Museo degli stampatori
L’edificio in cui sarà realizzato il Museo degli stampatori
L’edificio in cui sarà realizzato il Museo degli stampatori

Potremmo definirla una anticipazione, un primo passo sulla strada che il prossimo anno, a partire dal 3 settembre, condurrà alla nuova edizione delle sentitissime «Decennali della Madonna della Rocca», la grande festa mariana ma dal marcato contenuto culturale che è stato necessario spostare di un anno per i limiti imposti dalla pandemia. L’anticipazione, appunto, è rappresentata dall’incontro pubblico fissato oggi alle 20,30 nella sala consiliare del Comune di Sabbio Chiese: in questa occasione verrà presentato alla popolazione il progetto del «Museo degli stampatori da Sabbio», i cui lavori, già affidati e finanziati con 430mila euro, sono in partenza in questi giorni. «Un nuovo vicino di casa, il nostro museo» è il titolo della serata curata dal Comune con l’appoggio dell’Ateneo di Salò, che vedrà una serie di contributi di peso introdotti dal sindaco Onorio Luscia e dall’assessore alla Cultura Claudio Ferremi con l’intervento «Un nuovo museo. Una sfida culturale per la valle». Toccherà poi allo storico Alfredo Bonomi (che ha lanciato l’idea e poi ha donato gli spazi in cui realizzarla) parlare di «Impronte di storia. Un paese e i suoi stampatori», cui seguirà la storica dell’arte Michela Valotti sul tema «Quale tipo di museo? Un patrimonio per la comunità, una nuova idea di cittadinanza». Di seguito saranno gli architetti Luca Tugnoli, Chiara Tonni e Francesca Vecchia, i progettisti, a presentare «Il museo, un libro aperto: il disegno architettonico». Quindi Massimo Tantardini, docente all’Accademia di belle arti Santa Giulia di Brescia, con «L’identità visiva del museo. La progettazione del logo e dell’immagine coordinata» parlerà dello studio affidato da lui, coordinatore del lavoro, agli studenti della stessa accademia. Infine Andrea Crescini per l’Ateneo di Salò parlerà di «Un sabbiense in Città Alta. Comin Ventura al centro del progetto degli Atenei di Bergamo, Brescia e Salò». Nei secoli XV e XVI furono tante le famiglie sabbiensi che si dedicarono alla stampa spostandosi in tutta Italia e nel mondo aprendo proprie tipografie. Sono dunque numerosi i pregiati volumi degli artigiani locali diffusi nel mondo. Ora una parte di questo patrimonio, comprese alcune preziose «cinquecentine», è tornata in paese per entrare a far parte dei pezzi che saranno esposti in quello che si vuole far diventare «un punto fermo, uno snodo culturale che navighi attorno al libro, al suo valore».•. M.Pas.

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