Si respirano emozioni contrastanti in queste ore a Odolo. Si fanno naturalmente i conti col cordoglio per la scomparsa di Alfredo Buda, da 15 anni al lavoro nella «Iro» (Industrie riunite odolesi) come responsabile di qualità, sicurezza e ambiente, ma trova giustamente spazio anche il sollievo per le buone notizie che arrivano dall’ospedale di Berna, dove Giorgio Oliva, a capo della stessa Iro, è ricoverato dopo l’incidente aereo di domenica mattina. Entrambi, lo ricordiamo, erano saliti in elicottero sulle piste di Cervinia per una sciata. A pilotare il velivolo era Oliva, proprietario dell’elicottero ed esperto pilota. Finita la giornata sulla neve sono risaliti sul mezzo per ripartire, ma poco dopo il decollo qualcosa è andato storto. Cosa ancora non si sa, perché l’area dello schianto era interessata dal maltempo. Di certo l’elicottero è precipitato in una zona impervia oltre quota 3000. E se per Buda non c’è stato nulla da fare, Oliva è stato miracolato. IERI l’imprenditore odolese non era considerato in pericolo di vita, e dovrebbe a breve lasciare il reparto di Rianimazione per la Traumatologia. La sua è una situazione di costante miglioramento dopo il superamento dell’ipotermia, e dovrà fare i conti solo con alcune microfratture. Sorvolando ovviamente sulle terribili ferite emotive legate all’incidente in cui ha perso la vita un amico. A Odolo in tanti commentano l’episodio definendolo un miracolo: non è facile uscire vivi da un impatto con neve e ghiaccio a quota tremila e dopo essere rimasti per ore a temperature bassissime. Niente di nuovo, invece, per la vittima. Il nullaosta della magistratura alla sepoltura di Buda non arriva, e quindi di ritorno a casa e di funerale non si parla. Neppure di dove sarà celebrato: il 59enne viveva a Castel Mella con la compagna, ma in quel paese la coppia non è conosciuta, mentre il padre di lui è sepolto nel cimitero cittadino di Sant’Eufemia, e quindi forse la cerimonia potrebbe svolgersi a Brescia. •