Veicoli non assicurati 107 sequestri in otto mesi

di Massimo Pasinetti
Una pattuglia  della polizia locale dell’aggregazione della Valsabbia durante un controllo stradale
Una pattuglia della polizia locale dell’aggregazione della Valsabbia durante un controllo stradale
Una pattuglia  della polizia locale dell’aggregazione della Valsabbia durante un controllo stradale
Una pattuglia della polizia locale dell’aggregazione della Valsabbia durante un controllo stradale

Era già un fenomeno preoccupante prima del virus, e l’emergenza sanitaria, che ha messo economicamente in ginocchio molte persone, ha solo peggiorato una realtà rischiosissima: quella degli autoveicoli circolanti senza assicurazione. Parlando della sola Valsabbia, i controlli stradali effettuati dalla polizia locale dell’Aggregazione ha portato in soli 8 mesi al sequestro di ben 107 veicoli, tutti in movimento senza copertura assicurativa. «Sono principalmente due - spiega il comandante Fabio Vallini - le situazioni in cui abbiamo trovato chi è stato scoperto alla guida di un’auto senza tutela: qualcuno si era davvero dimenticato di pagare il tagliando, molti altri hanno invece viaggiato pur con la consapevolezza di rappresentare un grave pericolo per sè e per gli altri in caso di incidente». Ma c’è anche un’altra situazione che Vallini vuole ricordare a tutti i cittadini: quella degli automobilisti convinti di essere in regola dopo aver stipulato una polizza online e che in realtà sono stati bidonati. «Parliamo di 8 casi scoperti in questi mesi, tutti relativi a persone che avevano contattato un assicuratore attraverso la rete e che alla fine sono state truffate». L’ultimo episodio è stato scoperto nei giorni scorsi: «Una coppia di origini valsabbine ma che abita fuori Regione stava facendo ritorno al paese d’origine usando un’auto storica di proprietà. Durante il passaggio dall’abitato di Roè Volciano i due sono stati fermati da una nostra pattuglia che stava effettuando controlli. E approfondendo la verifica si è scoperto che il veicolo d’epoca non era assicurato». I proprietari hanno affermato di aver stipulato un contratto poco tempo prima: avevano deciso di utilizzare la rete ottenendo via telefono un preventivo di spesa, e subito dopo il «sì» una richiesta di pagamento con carta prepagata. Già questa modalità di pagamento, piuttosto anomala, ha insospettito gli agenti: «Tra l’altro il prezzo dell’assicurazione è risultato abbastanza alto. Ma i due hanno pagato, ed erano convinti di viaggiare in regola». Scoperta la reale situazione la coppia ha presentato una denuncia per truffa direttamente al comando della locale, che adesso sta indagando «con l’obiettivo di individuare i responsabili. In ogni caso - conclude Vallini - l’aver sequestrato in pochi mesi ben 107 veicoli dà l’idea del grande lavoro sul territorio fatto dalle nostre pattuglie». •.

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