Centrale di committenza A Gardone fanno scintille

Non molto lontano, in Valcamonica, una centrale unica di committenza è finita indirettamente in un’inchiesta giudiziaria. In Valtrompia non è successo nulla del generere, e secondo i responsabili la «Cuc» della Comunità montana, dalla nascita (nel 2015) a oggi avrebbe ottenuto risultati positivi a proposito del numero di enti aderenti al servizio, per le certificazioni ottenute e per il livello qualitativo dei servizi erogati. DA GARDONE ricordano che la Centrale unica di committenza «è gestita grazie al supporto della Se.Va.T., la nuova società consortile interamente pubblica della Comunità, e svolge per conto dei comuni tutte le procedure di affidamento di appalti, servizi, concessioni e partenariato pubblico-privato, e l’elevato livello di specializzazione del personale ha avuto per effetto nel 2018 la certificazione di qualità Iso 9001». Entrando nei numeri, dal 2015 la gestione associata ha sviluppato gare per un valore superiore a 200 milioni di euro, «riducendo i tempi di attesa medi tra richiesta di attivazione della gara e pubblicazione del bando a 11 giorni, e con un tasso di incidenza dei ricorsi statisticamente vicino allo zero. Nel 2019 poi è stato inaugurato un nuovo servizio: una gara aggregata per la manutenzione del verde, con la stipula di un contratto unico per diverse amministrazioni che ha ridotto gli oneri e i tempi di gestione del contratto per l’appaltatore finale. Il risultato che le amministrazioni di Collebeato, Villa Carcina, Concesio e Gardone hanno ottenuto un risparmio complessivo su quattro anni di 282mila euro». GIÀ NEL PRIMO anno di attività, la Cuc aveva gestito 15 gare per un importo complessivo di oltre un milione di euro, e nel 2016, l’anno segnato dall’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, ne ha svolte 20. Venti i bandi anche nel 2017, per oltre 25 milioni di affidamenti; poi, dal gennaio 2018 è toccato alla nuova configurazione federata, che prende il nome di Centrale unica di committenza Area vasta Brescia.