Cimitero, lavori alla fase due Ora tocca al piazzale off-limits

Le tombe e i loculi per le urne cinerarie ormai ultimati nel cimitero unico di via Massimo D’Azeglio
Le tombe e i loculi per le urne cinerarie ormai ultimati nel cimitero unico di via Massimo D’Azeglio
Le tombe e i loculi per le urne cinerarie ormai ultimati nel cimitero unico di via Massimo D’Azeglio
Le tombe e i loculi per le urne cinerarie ormai ultimati nel cimitero unico di via Massimo D’Azeglio

Fabio Zizzo Dopo tre anni e mezzo di cantieri che hanno trasformato e reso più funzionale e degna al servizio la struttura, il cimitero unico di Lumezzane, in via Massimo d’Azeglio, a breve non sarà più circondato da ruspe, operai e aree interdette ai visitatori. È INFATTI appena terminata la costruzione di sei tombe di famiglia e 464 loculi per le urne cinerarie; l’ultimo passo sarà la messa in sicurezza e bonifica dello spazio che delimita il camposanto sul lato sinistro rispetto all’ingresso, inizialmente adibito alla realizzazione di tombe e loculi. Da mesi quell’area è recintata da una rete che pare raffazzonata, in precario equilibrio e segnata dal maltempo. Ma questa situazione ha le settimane contate. L’assessore comunale ai Lavori pubblici Claudio Gnutti annuncia che ad aprile, se i tempi saranno rispettati, inizieranno i lavori per la messa in sicurezza della zona. Quello spazio avrebbe dovuto ospitare proprio le tombe e i loculi che invece sono stati realizzati al centro del cimitero. La presenza di scarti edilizi e rocce di scavo che hanno contaminato l’area ed emersi durante i lavori iniziali avevano portato a un cambiamento di programma. E così i manufatti previsti, d’intesa con i richiedenti che li avevano prenotati e attesi con pazienza, sono stati realizzati al posto dei 420 metri quadrati del reparto speciale - soppresso - che era destinato alle inumazioni, poi trasferite al cimitero di Pieve. Sarà ricavato un giardino delle rimembranze, mentre i titolari delle tombe e dei loculi dovranno farsi carico delle rifiniture. Ponteggi, ruspe, cataste di marmo, operai e impalcature che avevano creato disagi ai visitatori nei percorsi ai luoghi di sepoltura hanno ora lasciato il posto a un ingresso decisamente migliore anche dal punto di vista estetico. Per completare l’opera, tra poche settimane come detto sarà il momento della bonifica non preventivata e che porterà ad allargare i lacci della borsa comunale per spendere circa 300 mila euro. Il progetto è stato redatto dal professionista Sergio Cavallari a capo di una cordata con Giovanni e Chiara Bassini e Cristiano tosi e approvato da Arpa, Ats e dalla Provincia che nelle diverse conferenze di servizi avevano avallato il piano di caratterizzazione. Con la messa in sicurezza (la bonifica avrebbe richiesto somme più ingenti) in quell’area ci sarà spazio per quasi quaranta posti auto a servizio del cimitero, dei negozi e del vicino supermercato. •

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