I santi tra storia e fede Tre chiese fanno spazio ai racconti teatrali

La chiesa di San Giovanni Battista a Lumezzane Pieve
La chiesa di San Giovanni Battista a Lumezzane Pieve
La chiesa di San Giovanni Battista a Lumezzane Pieve
La chiesa di San Giovanni Battista a Lumezzane Pieve

Le chiese lumezzanesi dedicate a San Giorgio (al Villaggio Gnutti), San Giovanni Battista (alla Pieve) e Sant’Apollonio diventeranno per un mese, dal 3 giugno al primo luglio, i palcoscenici di una serie di rappresentazioni teatrali particolari, dedicate alla riscoperta delle vicende dei santi protettori. Una serie di narrazioni serali (a ingresso gratuito ma con prenotazione obbligatoria) che riempiranno la seconda edizione della rassegna «De’ nostri santi», ideata dall’assessorato comunale alla Cultura con l’appoggio dell’Unità pastorale e del teatro Odeon e presentata ieri in municipio. Proprio ieri si sono aperte le iscrizioni, che si possono comunicare dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 contattando l’ufficio Cultura allo 030 8929422, e negli stessi giorni dalle 17,30 alle 19 componendo il 338 6376864 per l’Unità pastorale. Il cartellone prevede tre repliche drammaturgiche originali dirette da Alessandro Quattro e Renata Gipponi e dedicate al racconto di ogni santo (iniziano alle 20 e alle 21,15), e si aprirà il 3 giugno nella chiesa di San Giorgio del Villaggio Gnutti. Il narratore in scena (gli spettacoli si terranno il 7 e il 10 giugno) sarà Francesco Bramé accompagnato al pianoforte dal maestro del Conservatorio di Brescia Paolo Sarubbi. I riflettori si accenderanno poi nella chiesa di San Giovanni Battista della Pieve (il 14, 17 e 21 giugno) con gli attori Clara Bonomi e Davide Pellegrini e il maestro Dario Giorgio Zani all’organo. Infine, il 24 e 28 giugno e il primo luglio ci si sposterà in Sant’Apollonio con Michele D’Aquila e ancora il maestro Sarubbi. Il programma si allarga insomma ad altre tre chiese principali dopo i racconti dedicati a San Rocco, San Sebastiano e Santa Margherita della scorsa edizione. Racconti che «hanno riscosso un buon successo e posso già annunciare che ci sarà almeno una terza edizione - ha detto l’assessore Lucio Facchinetti -. L’obiettivo è ampliare il progetto a tutte le chiese del territorio». I motivi di una rassegna così particolare? «Bisogna riscoprire le nostre radici cristiane e la forza della fede che da sempre ha mosso la comunità - risponde l’assessore -, ma anche la bellezza artistica delle chiese». Il vicario dell’Unità pastorale: «L’anno scorso la risposta a queste serate è stata eccezionale - dice don Riccardo Bergamaschi - il teatro e la musica in un contesto sacro sono una forma di evangelizzazione che può avvicinare anche i giovani». F.Z.

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