Il rilancio del territorio? Il distretto industriale punta a turismo e cultura

di M.BEN.

Turismo e cultura: sono questi i pilastri per un rilancio della Valtrompia. Un approccio emerso dall’ultima assemblea della Comunità montana, durante la quale è stata presentata la programmazione triennale 2021-2023. Il futuro del territorio, dell’alta valle soprattutto, deve prevedere l’incontro con turismo di prossimità, attività culturali e luoghi che i Comuni stanno cercando di valorizzare da tempo. Parliamo delle ex miniere, dei musei, del comprensorio invernale ed estivo del Maniva; ma anche della più recente apertura dell’azienda agricola Rebecco Farm a Lavone di Pezzaze. Ci sono poi le malghe che si cerca di affidare alle nuove generazioni, e i prodotti gastronomici locali che possono attrarre quel turismo esperienziale sempre più richiesto. Insomma: quello che è sempre stato visto solo come un distretto industriale allarga i propri orizzonti, e guarda a occasioni inesplorate che fino a pochi anni fa potevano sembrare fantascienza. Il presidente comunitario, Massimo Ottelli, ha confermato l’eventuale sostegno ai Comuni e ai cittadini per le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, ma ha anche evidenziato la necessità di guardare avanti. DURANTE l’incontro online sono stati ricordati gli importanti finanziamenti arrivati per il progetto Attivaree di Valli Resilienti, e quelli recentemente richiesti alla Fondazione Cariplo per sviluppare il turismo di prossimità e trasformare i piccoli paesi di montagna in realtà in grado di accogliere i visitatori. In questa stessa direzione è stato da poco istituito l’Ufficio turistico guidato dall’assessore Antonella Montini, che ha avviato un audit in tutti i Comuni per raccogliere istanze e analizzare i bisogni. A chiudere il cerchio c’è l’assessorato alla Cultura guidato da Ivonne Valcamonico, che proseguirà le attività su più fronti collaborando con Civitas per offrire servizi ai cittadini nonostante la pandemia.

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