La cultura ritorna a vivere in una biblioteca «blindata»

di F.Z.

Misurazione della temperatura e gel igienizzante all’ingresso, obbligo di mascherina, postazione self service blindata, accesso consentito (per ora) solo alle dotazioni interne e schermi in plexiglass per evitare contatti tra gli utenti e gli operatori. Sono le disposizioni di sicurezza adottate nella biblioteca «Felice Saleri» di Lumezzane che ha da poco riaperto i battenti. Un altro genere di «normalità», che però consente ai lettori più assidui e poco attratti dal digitale di tornare a sfogliare romanzi e narrativa dopo tre mesi di astinenza. Durante la serrata totale, la raccolta di via Montegrappa non ha però lasciato soli gli utenti, soprattutto i più piccoli, proponendo letture online di fiabe e racconti. La ripartenza ha offerto l’occasione di fornire i dati sulle presenze e sui materiali prestati nel del 2019. Sono oltre 52 mila i documenti, tra i quali dominano 48 mila volumi, messi a disposizione dall’ampio archivio. Ma tra i numeri si segnalano meno iscritti (285) rispetto ai 310 dell’anno precedente e una riduzione più marcata degli utenti attivi (quelli che chiedono prestiti), pari a 2.090 rispetto agli oltre 2.200 del 2017. Dal bilancio emerge anche che i maggiori fruitori della biblioteca sono i giovanissimi in età scolare, tra i 7 e 14 anni, che hanno affollato stanze e scrivanie per studiare e fare i compiti. Di certo qui la lettura è poi un affare per donne (1.313), il doppio rispetto agli uomini (777), con la tecnologia che ha dato una mano agli utenti grazie ai 5.250 prestiti con la postazione self service. L’anno scorso c’è stata anche un’altra stagione di iniziative non ripetibili in parte nel 2020, a partire dalla rassegna «Apriti libro» che era prevista in queste settimane. Nel frattempo l’unico servizio rimasto attivo è il prestito locale (presto il via anche a quello tra raccolte diverse): prevalgono le misure di sicurezza. In questa primavera si doveva anche parlare del trasferimento nel nuovo polo culturale di via Moretto, ma l’emergenza ha fatto rinviare i piani. •

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