Lavoro e sicurezza, operazione mascherine

di Marco Benasseni
Una occasione di lavoro femminile con Comune e Fondazione  La nuova sede della Fondazione Cesar a Concesio San Vigilio
Una occasione di lavoro femminile con Comune e Fondazione La nuova sede della Fondazione Cesar a Concesio San Vigilio
Una occasione di lavoro femminile con Comune e Fondazione  La nuova sede della Fondazione Cesar a Concesio San Vigilio
Una occasione di lavoro femminile con Comune e Fondazione La nuova sede della Fondazione Cesar a Concesio San Vigilio

La formazione paga. Lo dimostrano i risultati dei corsi di sartoria proposti dalla Fondazione Cesar tra il 2016 e il 2017, grazie ai quali oggi tre donne hanno trovato lavoro e sono state coinvolte nella realizzazione delle mascherine che saranno consegnate periodicamente a circa mille lavoratori impiegati nelle aziende di Concesio. È LO SVILUPPO di un’iniziativa partita in collaborazione col Comune durante il lockdown, quando le sarte si sono occupate di confezionare protezioni individuali gratuite in un periodo in cui era difficile trovarle. Le donne coinvolte, appunto, hanno imparato l’arte del taglio e del cucito, e ora possono lavorare fornendo una fonte di guadagno alle loro famiglie. Il laboratorio di produzione si trova nella nuova sede di Cesar, a San Vigilio, concessa dal Comune, e il progetto valorizza il lavoro femminile e sostiene il sociale offrendo un’opportunità a disoccupate. Le mascherine lavabili sono realizzate con un tessuto certificato e idoneo, usato in ambito medico, e aiuteranno le imprese del territorio a continuare a produrre tutelando la salute dei propri dipendenti. «Per noi è stato un processo di conoscenza - spiega Erika Vaccari, assessore alle Pari opportunità -. Durante l’emergenza Cesar ci ha contattato per proporci il progetto di sartoria legato appunto alle mascherine, e ne è nata un’importante collaborazione tra le sarte della fondazione e i nostri volontari che durante la pandemia ci ha permesso di realizzare e distribuire protezioni a tutta la popolazione. L’impegno e la condivisione ci hanno portato a continuare l’opera anche dando una nuova sede all’associazione e alla sartoria sociale». Le tre donne coinvolte (probabile se ne aggiungerà presto una quarta) hanno anche allestito nella nuova sede uno spazio in cui è possibile provare abiti da sposa regalati da un’azienda: loro possono personalizzarli per le clienti. «Siamo molto contenti, come lo sono le donne coinvolte - aggiunge Mariangela Rossini, presidente di Cesar -. Siamo orgogliosi di poter realizzare qualcosa di importante per Concesio permettendo alle disoccupate che hanno seguito i nostri corsi di avere un impiego». •

Suggerimenti