IL PROGETTO

Mobilità a impatto zero. Lumezzane fa sul serio

di Fabio Zizzo
La rete di colonnine a potenza differenziata è formata da cinque punti. In funzione da un mese, è già molto utilizzata
Lumezzane  La presentazione della nuova rete di colonnine di ricarica per i veicoli elettriciI «distributori» lumezzanesi sono alimentati da fonti rinnovabili
Lumezzane La presentazione della nuova rete di colonnine di ricarica per i veicoli elettriciI «distributori» lumezzanesi sono alimentati da fonti rinnovabili
Lumezzane  La presentazione della nuova rete di colonnine di ricarica per i veicoli elettriciI «distributori» lumezzanesi sono alimentati da fonti rinnovabili
Lumezzane La presentazione della nuova rete di colonnine di ricarica per i veicoli elettriciI «distributori» lumezzanesi sono alimentati da fonti rinnovabili

La mobilità a impatto zero? A Lumezzane può contare su cinque stazioni di ricarica grazie alla rete promossa da A2A. Ieri nel piazzale del municipio, dove è stato installato uno dei «distributori», c’è stato un taglio del nastro che ha dato il via formale al nuovo servizio. Una novità prevista da un protocollo d’intesa tra Comune A2A Energy solutions e voluta dall’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi (per l’occasione con addosso la fascia tricolore), che ha presentato l’operazione con Riccardo Fornaro, responsabile E-mobility della multiutility, e col sindaco Josehf Facchini.

Le colonnine sono attive da circa un mese in tutta Lumezzane, installate tempo fa e dislocate in posizioni strategiche e alimentate da fonti rinnovabili: due sono fast charge, cioè a ricarica veloce, piazzate in via Monsuello all’altezza di piazza Roma e davanti al centro commerciale (Eurospin), e tre quick charge, più lente, in via X Giornate, dove si trovano centro tennis e bocciodromo, quella del municipio inaugurata ieri e in via Cefalonia, nella zona industriale. Tutte le postazioni, dotate di parcheggio dedicato e gestite da remoto da A2A, consentono di alimentare due veicoli elettrici in contemporanea. Il funzionamento è semplice: si può usare l’applicazione E-moving scaricata sul cellulare o una tessera dotata di un piano di abbonamento per provvedere all’erogazione dell’energia nel proprio veicolo e nel frattempo svolgere anche altre attività

. «Sono già molto utilizzate - assicurano il dirigente comunale del settore Tutela ambiente e Territorio Andrea Zuccoli e il primo cittadino - soprattutto quelle del centro commerciale dove c’è chi fa la spesa mentre ricarica l’auto, e nell’area artigianale». Insieme a Fornaro, che ha sottolineato «la collaborazione con il Comune all’insegna della sostenibilità», l’assessore Capuzzi ha ricordato che «così il Comune chiude il traguardo fissato dal Patto dei sindaci all’insegna del “202020” chiesto dall’Europa. Nella scelta dell’azienda per l’installazione delle colonnine - ha aggiunto - è stata determinante la certificazione che l’energia distribuita fosse tutta prodotta da fonti rinnovabili. La mobilità elettrica necessita di una rete e la Valgobbia ora ne fa parte».

Un’altra caratteristica degli impianti è l’inclusività: un aspetto sottolineato da Cinzia Agazzi di Tesla Italia e da Lorenzo Schieda, promotore dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Un altro esempio della volontà di Lumezzane di seguire la via della mobilità a impatto zero è dato l’auto di servizio messa a disposizione della polizia locale e finanziata con un contributo regionale. Ma a quale platea di utenti è rivolta la nuova rete? «Siamo sulla via centrale di transito tra la media valle e il lago d’Iseo verso il Garda - ha risposto l’assessore -; queste stazioni di ricarica possono essere utili anche ai turisti e agli operatori di aziende che raggiungono il nostro paese».•.

Suggerimenti