Un incidente gli frena la vita Ora è campione paralimpico

Mirko Pini gioisce per il doppio successo  appena conseguitoMirko Pini di Villa Carcina sul podio di campione italiano paralimpico di ciclismo
Mirko Pini gioisce per il doppio successo appena conseguitoMirko Pini di Villa Carcina sul podio di campione italiano paralimpico di ciclismo
Mirko Pini gioisce per il doppio successo  appena conseguitoMirko Pini di Villa Carcina sul podio di campione italiano paralimpico di ciclismo
Mirko Pini gioisce per il doppio successo appena conseguitoMirko Pini di Villa Carcina sul podio di campione italiano paralimpico di ciclismo

Mirko Pini, 46enne di Villa Carcina, è il nuovo campione italiano di ciclismo paralimpico categoria MC3. In due giorni è salito sul primo gradino del podio ben due volte: il 27 agosto come campione italiano a cronometro, il 28 per la corsa in linea. Una vittoria che lo ha ripagato di tanti sforzi e sacrifici. Quella di Pini è una storia di riscatto che fa riflettere, un grande esempio per tutti, normodotati e diversamente abili. Il campione italiano, oggi sposato e padre di due bambini, ha avuto un terribile incidente in moto nel ’94, a 18 anni. Da quel giorno si è sottoposto ad oltre 100 interventi, ma la gamba destra è sempre rimasta un problema. L’anno scorso la decisione drastica di amputarla per poter tornare a vivere. «Sono sempre stato una persona dinamica e uno sportivo, da giovane ero un ciclista e non mi andava di guardare la vita da seduto. Nel 2017 ho deciso per l’amputazione della gamba - racconta - l’arto era funzionante ma avevo dolori lancinanti. Ho dovuto cercare un medico che capisse la situazione e mi operasse. Ho incontrato il professor Francesco Benazzo della Poliambulanza, gli ho raccontato la mia storia e sono riuscito a convincerlo. A maggio 2021 è arrivato il giorno dell'intervento per amputare la gamba e ho ripreso la vita in mano, con la protesi ho ripreso a vivere». Da fine ottobre 2021 il campione ha iniziato gli allenamenti con la squadra Active Sport La Leonessa di Brescia che lo ha accompagnato alle recenti vittorie. Pini, ex dipendente della Timken è in cassa integrazione fino al prossima ottobre, poi diventerà dipendente della Camozzi, il gruppo che ha rilevato lo stabilimento di Villa Carcina ed è anche sponsor della squadra di cui fa parte. Nel frattempo, in attesa che venga ultimato il progetto di reindustrializzazione del sito, dovrebbe avere la disoccupazione per due anni. L’intenzione è di usare quel periodo per allenarsi ed entrare nella Nazionale per le Olimpiadi del 2024. «I mie figli mi hanno visto con vari problemi e hanno dovuto affrontare con me il post intervento - aggiunge - ho fatto tutto questo per trasmetter loro un messaggio importante: la vita può non essere semplice, ma non bisogna mai mollare. Bisogna trovare la via d’uscita e rialzarsi dopo le cadute. Vorrei lasciare questo messaggio anche alle persone che ho conosciuto in ospedale, a prescindere dalla disabilità o dalla natura dei problemi: l’importante è reagire. Io ho una gran fede, non mi inginocchio davanti a nulla, a parte Dio quando devo pregare. Lo sport mi ha dato la possibilità di dimostrare che se non ti arrendi può raggiungere dei risultati». Un’ultima dimostrazione Pini l’ha data proprio questa estate. A luglio ha avuto un infortunio mentre si allenava, il dottor Benazzo lo ha operato il 1° agosto per toglierli il menisco. Durante lo stesso mese il campione ha fatto spinning con una gamba sola, per poi togliere i punti il 22 agosto e salire sul podio qualche giorno dopo. «Complimenti al nostro concittadino per i risultati raggiunti ai campionati italiani di ciclismo paralimpico strada e crono - afferma il sindaco di Villa Carcina, Moris Cadei - è un orgoglio per la nostra comunità e occasione di grande soddisfazione».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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