Valtrompia soccorso cerca nuovi volontari

Si occupano di interventi in emergenza coordinati dall’Areu tra la media e l’alta Valtrompia «sconfinando» anche nella vicina Valsabbia, e dei trasporti sanitari di anziani e persone fragili che hanno bisogno di essere portate in ospedale per effettuare visite o terapie programmate. Ma anche di assistenza agli eventi sportivi, soprattutto nei fine settimana, sempre a bordo campo per far fronte agli eventuali infortuni degli atleti o di possibili malori tra i tifosi. Sono gli operatori di Valtrompia soccorso, che dalla sede centrale di Brozzo di Marcheno si mettono in gioco tutti i giorni coprendo un vasto territorio, da Collio a Gardone, con un bacino potenziale di 22mila abitanti, senza dimenticare appunto la parte di Valsabbia confinante con Lodrino. Un impegno non indifferente che richiede sempre più personale e forze fresche. Per ricordarlo, in questi giorni l’associazione sta effettuando un tour dell’alta valle allestendo una serie di incontri con i cittadini. Dopo Gardone, Bovegno e Lavone di Pezzaze, le serate informative, tutte alle 20,30, proseguono domani sera nell’oratorio di Marcheno, martedì nel Centro congressi di Collio e mercoledì nel vecchio asilo di Lodrino. Il momento clou come sintesi dei sei incontri sarà domenica 2 ottobre, quando Valtrompia soccorso aprirà le porte della sede, in via Chiesa di Brozzo, per un open day per conoscere l’associazione e verificare sul campo come lavorano i volontari. L’obiettivo di questi appuntamenti è ovviamente quello di potenziare il proprio organico con nuovi volontari. E l’associazione ha già pensato anche alla formazione necessaria per istruirli. Dal sodalizio anticipano che il prossimo corso dovrebbe iniziare alla metà di ottobre: da una parte fornirà le basi della prima assistenza; dall’altra sarà una vera e propria forma di «chiamata alle armi» per la ricerca di nuovi volontari in grado di intervenire in caso di emergenza o per mettersi a disposizione di tutti i servizi che questo gruppo umanitario offre. F.Z.