A sette giorni
dall’allarme il tanfo
è un mistero

di Valerio Morabito
La fiaccolata di protesta:   Vighizzolo attende ancora delle risposte
La fiaccolata di protesta: Vighizzolo attende ancora delle risposte
La fiaccolata di protesta:   Vighizzolo attende ancora delle risposte
La fiaccolata di protesta: Vighizzolo attende ancora delle risposte

Stamattina sarà trascorsa esattamente una settimana dall’allarme miasmi che ha costretto al ricovero due insegnanti e quindici alunni della scuola elementare di Vighizzolo. Sette giorni scanditi da frenetici e febbrili controlli, polemiche, fiaccolate di protesta e dalla decisione della Regione di varare un Tavolo tecnico operativo. Al momento però il tempo è come se si fosse fermato a lunedì 17 ottobre. Nel senso che non si è riusciti a inviduare la fonte del tanfo insopportabile e di conseguenza neppure a stabilire se ci sia un nesso fra la puzza e i malori. I Vigili del fuoco non hanno riscontrato anomalie negli impianti di riscaldamento della scuola, A2A ha certificato che fognature e rete idrica sono in perfetto stato di efficienza, i riscontri dell’Arpa scagionano discariche e impianti di biogas. Ma il cattivo odore, che arriva a folate, a volte penetrante come i miasmi sulfurei a volte disgustoso come quello rilasciato da sostanze organiche in decomposizione, non lascia tregua. Lunedì il fenomeno si è presentato in modo amplificato al punto da poter aver provocato i bruciori agli occhi, la nausea e i conati di vomito nei bambini.

In realtà le emissioni odorigene - per usare un termine tecnico -, opprimono la frazione di Montichiari da agosto. Da allora gli agenti della Polizia locale di Montichiari effettuano i controlli all’interno delle discariche e verificano i codici cer delle varie aziende per appurare quali rifiuti entrano negli impianti. Un monitoraggio promosso sotto l’egida dell’assessore all’Ambiente Mariachiara Soldini, che si concluderà tra poco meno di tre mesi e, forse, potrà fare luce su quello che rischia di apparire come un vero e proprio mistero. Ma c’è dall’altro: due delle principali discariche di Vighizzolo sono monitorate da mesi dall’Arpa nell’ambito delle procedure prescritte dall’iter per ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale. Ebbene, dalle verifiche dell’Agenzia regionale per l’ambiente non è emersa nessuna anomalia.

Circostanze che hanno spinto il Comitato Sos ad avanzare l’ipotesi che nella rete di controlli delle autorità sanitaria ci sia una smagliatura che impedisce di inviduare la fonte della puzza. La svolta si attende dal varo del Tavolo tecnico operativo promosso dall’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi. L’organismo avrà pieni poteri dispiegando sul territorio Polizia locale, tecnici dell’Arpa e dell’Ats.

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