Corruzione, Scaroni patteggia la pena a 3 anni e quattro mesi

di Mario Pari
L’imprenditore Angelo Scaroni Patteggiamento in tribunale per i tre imputati accusati di corruzione
L’imprenditore Angelo Scaroni Patteggiamento in tribunale per i tre imputati accusati di corruzione
L’imprenditore Angelo Scaroni Patteggiamento in tribunale per i tre imputati accusati di corruzione
L’imprenditore Angelo Scaroni Patteggiamento in tribunale per i tre imputati accusati di corruzione

Tre patteggiamenti nella vicenda giudiziaria in cui l’imprenditore di Montichiari Angelo Scaroni e altre due persone sono rimaste coinvolte con l’accusa di corruzione. Scaroni ha patteggiato e lo stesso hanno fatto Luciano Fezzardi, professionista bresciano, ma residente ad Asola (Mantova) e Paolo Stranera, maresciallo della Guardia di Finanza di Brescia. NEI GUAI i tre sono finiti con l’accusa di corruzione finalizzata a conoscere i contenuti di un altro procedimento in cui è coinvolto Scaroni: il processo per truffa ai danni dello Stato in cui l’imprenditore è accusato di aver incassato centinaia di migliaia di euro senza garantire ai migranti «richiedenti asilo» quanto previsto dalla legge. Per i tre, sottoposti alla custodia cautelare in carcere, è stato disposto il giudizio immediato. E ieri mattina sono arrivati i patteggiamenti, con il consenso del pm Ambrogio Cassiani. Il maresciallo Stranera ha patteggiato una pena di quattro anni, Angelo Scaroni invece di tre anni e quattro mesi, mentre Luciano Fezzardi ha patteggiato tre anni. Solo nei suoi confronti è stata accolta la richiesta dei domiciliari. Rimangono invece in carcere gli altri due imputati dopo che il gip ha rigettato la richiesta di scarcerazione. Nella vicenda giudiziaria culminata con i patteggiamenti Fezzardi avrebbe ricoperto il ruolo di «faccendiere». A scoprire il comportamento illecito del finanziere sono stati i suoi stessi colleghi. Dalle indagini è emerso l’accordo illecito che prevedeva la consegna, mai avvenuta, di 6 mila euro in cambio delle informazioni. Determinanti per lo sviluppo dell’inchiesta si sono rivelate le intercettazioni telefoniche e ambientali, che non avrebbero lasciato dubbi sulle intenzioni delle persone coinvolte. Al punto che nel settembre scorso è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti e tre gli indagati. Ora i patteggiamenti. Il processo per truffa aggravata nei confronti di Scaroni è stato aggiornato a gennaio del prossimo anno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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