Fanghi nel mirino dei cittadini: il Consiglio raccoglie la protesta

di G.B.M.
Lo smaltimento dei fanghi al centro del dibattito a Fiesse
Lo smaltimento dei fanghi al centro del dibattito a Fiesse
Lo smaltimento dei fanghi al centro del dibattito a Fiesse
Lo smaltimento dei fanghi al centro del dibattito a Fiesse

La pioggia e il vento di lunedì sera non hanno certo incoraggiato la partecipazione al consiglio comunale di Fiesse in cui ha tenuto banco la discussione sullo spandimento nei campi dei fanghi di depurazione. Il sindaco Chiara Pillitteri ha dato la parola alla consigliera Chiara Bonelli, capogruppo della lista «Vivere Fiesse» che ha illustrato la mozione presentata dai consiglieri di minoranza il 17 agosto scorso e relativa allo «spandimento di fanghi da depurazione sul territorio di Fiesse e controlli mirati sullo spandimento di gessi da defecazione». DIVERSI CITTADINI avevano segnalato miasmi e disagi sgradevoli legati allo spandimento nei campi, argomento sfociato in segnalazioni al Comune e discussioni sui social. La minoranza ha sottolineato che «numerosi studi e ricerche evidenziano il rischio che lo spandimento di fanghi in agricoltura, anche là dove questo avvenga nei limiti di legge, possa dare origine a fenomeni di accumulo negli anni di sostanze inquinanti e pericolose per la salute, in particolare - ha sottolineato Chiara Bonelli leggendo il documento - di metalli pesanti, diossine, ma anche sostanze chimiche e farmaceutiche, inquinanti organici tra cui i principi attivi di medicinali di uso quotidiano». Da qui la richiesta di «vietare lo spandimento di fanghi nel Comune di Fiesse e di attuare controlli mirati, tramite il prelievo delle sostanze e l’effettuazione di analisi del materiale che viene portato sul territorio». La sindaca si è detta d’accordo, con quanto esposto, precisando che non è possibile vietare gli spandimenti, perché al momento la legge non lo consente. Chiara Pillitteri ha quindi illustrato le caratteristiche e differenze tra le due tipologie di prodotto, spiegando che nel territorio del Comune non vengono sparsi «fanghi di depurazione», anche perché sia il Comune che la Provincia di Brescia non hanno mai concesso il nulla-osta (in considerazione dei vari vincoli sui mappali richiesti in passato) ma «gessi da defecazione» che al contrario dei «fanghi» non necessitano di particolari autorizzazioni. Certo, lo scorso 2 agosto, ha ammesso il sindaco di Fiesse, «si sono verificati spandimenti in mappali vicino al centro abitato che hanno creato un forte disagio in alcune zone». Sono seguiti vari incontri con le aziende interessate che hanno mostrato fattiva collaborazione, annunciando sempre in anticipo date e orari di spandimento dei «gessi». Insomma la strategia del dialogo costruttivo ha dato i suoi frutti, tanto che una delle aziende ha rinunciato allo spandimento nel territorio comunale. Il confronto è in atto anche con un’altra azienda, e l’amministrazione comunale sta studiando un regolamento che nei limiti della legge, normi la materia. •

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