Il caseificio attende ancora l’indennizzo
Politica in pressing

Il caseificio dopo il sisma
Il caseificio dopo il sisma
Il caseificio dopo il sisma
Il caseificio dopo il sisma

«La politica bresciana, bergamasca e cremonese ha fatto quadrato attorno all’ingiustizia che sta interessando il caseificio Bresciangrana di Offlaga, colpito duramente dal terremoto del maggio 2012 con danni che ammontano a circa 2 milioni di euro, ma dimenticato dalla burocrazia di allora: è l'unico caseificio danneggiato tra quelli della Lombardia e dell’Emilia che non ha ricevuto alcun indennizzo per colpa di una svista di qualche burocrate distratto».

Con queste parole Stefano Berni, direttore generale del Consorzio tutela Grana Padano annuncia l’azione presa a sostegno del caseificio Bresciangrana di Offlaga, presieduto dal bergamasco Silvio Colosio, da parte di 21 politici tra parlamentari, consiglieri e assessori regionali insieme al Consorzio Tutela Grana Padano per sollecitare al Governo una risposta celere ad una situazione che sta arrecando serie difficoltà al caseificio Bresciangrana, unico tra tutti gli altri caseifici emiliani e lombardi a non essere ancora stato indennizzato dalle previste provvidenze pubbliche.

«La politica si deve fare carico di ciò che, seppur in modo involontario, la burocrazia ha colpevolmente dimenticato – prosegue Berni - e tale dimenticanza vale poco meno di 2 milioni di euro. Questo è il valore dell'indennizzo pubblico commisurato al danno ricevuto da Bresciangrana. Lungo l’elenco delle adesioni, dagli assessori regionali bresciani Parolini, Beccalossi, Girelli, Rolfi, Sale e Busi ai parlamentari di centrodestra e centrosinistra unti per il medesimo obbiettivo.

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