i funerali

Malore fatale in palestra: l'ultimo saluto ad Angelo Pavoni

di Massimiliano Magli
La Procura non aprirà un fascicolo sulla morte del 55enne, ma gli accertamenti dei carabinieri proseguono. Nel pomeriggio l'ultimo abbraccio ad al fisioterapista deceduto mentre faceva spinning a Verolanuova. Con 75 donazioni di sangue era un benemerito Avis
Funerali Angelo Pavoni

Bassano Bresciano e le comunità della zona hanno salutato ieri per l'ultima volta Angelo Pavoni, fisioterapista 55enne scomparso lunedì per un malore in palestra a Verolanuova.  Già alle 14 sul sagrato si sono trovati decine di parenti e amici del professionista, in attesa che arrivasse il carro funebre dall'abitazione fissato per le 15.  A celebrare la funzione è il parroco don Renato Piovanelli, che ha utilizzato un profondo tono consolatorio verso familiari: la moglie Alessia e il figlio Giacomo. Il tema della vita eterna è stato infatti affiancato dalla importanza di accettare e affrontare il dolore

Gli accertamenti dei carabinieri

La procura non aprirà un fascicolo sul malore che lunedì ha ucciso il fisioterapista di Bassano mentre effettuava una seduta di spinning in una palestra di Verolanuova. Gli accertamenti dei carabinieri comunque proseguiranno dal punto di vista delle misure di sicurezza della struttura teatro della disgrazia. Sulla scorta dei referti medico-legali la famiglia della vittima decideranno se presentare un esposto. Ma in questo momento di profondo dolore, parenti e amici di Angelo Pavoni si preparano solo per l’ultimo abbraccio. I funerali saranno celebrati alle 15 di oggi nella chiesa parrocchiale di Bassano Bresciano, il paese d’origine del 55enne che da poco si era trasferito a Urago d’Oglio con la moglie Alessia e il figlio Giacomo.

I carabinieri della stazione di Verolanuova hanno fatto piena luce sulla dinamica del dramma che si è consumato alle 12.30

In pausa pranzo, come faceva spesso, il fisioterapista aveva raggiunto PalExtra per una sessione di spinning una forma di allenamento in sella a una cyclette che richiede uno sforzo significativo ed è finalizzata al consumo di calorie e al potenziamento aerobica. A un tratto Angelo Pavoni si è sentito male crollando sul pavimento. Il malore improvviso non gli ha lasciato scampo, nonostante il pronto intervento di chi era presente in palestra e dei sanitari.

Alla palestra è giunta subito una ambulanza dei volontari di Leno, cui è seguito l'invio di un'auto medica, ma per il fisioterapista non c'è stato nulla da fare. Bresciaoggi ha contattato la direzione della palestra, ma il titolare Gabriele Passalaqua ha preferito un «no comment», dicendosi ancora scioccato da quanto accaduto.

Nulla faceva presagire quanto avvenuto, certificati d'idoneità ok

Angelo Pavoni era un appassionato fisioterapista come il padre acquisito, Gigi Rivetti che sposò in seconde nozze la madre vedova. Rivetti fu anche massaggiatore noto in serie A, molto legato alla Cremonese e ai muscoli di Gustavo Dezotti, Enrico Chiesa e Riccardo Maspero. Il tutto anche grazie all'amicizia con l’indimenticato allenatore Gigi Simoni.

Alla figura del patrigno Pavoni deve molto, avendo apprezzatone le doti sia professionali che umane, visto che Rivetti lavorò spesso anche gratuitamente per i meno abbienti o riducendo le proprie spettanze a fronte delle difficoltà economiche delle famiglie che vi si rivolgevano. Una professione che affascinò Angelo Pavoni, diventato a sua volta in gran parte della provincia per questo impegno sul fronte fisioterapico E le soddisfazioni non erano mancate visto che da Pavoni arrivavano continuamente campioni di diverse discipline. Nella sede di via Galanti, con la sorella Monica, Angelo aveva rinnovato il centro di massiofisioterapia e aveva reso ancora più nota questa attività tra i locali.

Angelo era in regola con i certificati di idoneità ai fini sportivi e godeva di buona salute: non si comprende pertanto come sia potuta avvenire questa tragedia. I suoi pazienti lo ricordano tutti come una persona dolcissima e appassionato del suo lavoro.

Era inoltre donatore di sangue nella sezione di Manerbio sin dagli anni '90: aveva tagliato il traguardo delle 75 donazioni meritandosi la medaglia d'oro con rubino nel 2019, in occasione della 51esima festa sociale a Bassan, paese che con Alfianello e San Gervasio compongono la sezione Avis Manerbio. Oltre alla moglie e al figlio, Angelo Pavoni lascia la sorella Monica, il cognato Lorenzo e la suocera Isa.•.

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