AMBIENTE

Impianto Finchimica a Manerbio: la Provincia fa dietrofront sul fungicida

Stop alla produzione già autorizzata e ora nel mirino dopo la scoperta di tracce tossiche legate al composto nella falda freatica
Lo stabilimento Finchimica a Manerbio
Lo stabilimento Finchimica a Manerbio
Lo stabilimento Finchimica a Manerbio
Lo stabilimento Finchimica a Manerbio

Un colpo di scena nel caso non solo giudiziario Finchimica: la Provincia ha fatto dietrofront fermando l’impianto Am29 dopo aver concesso all’azienda di Manerbio l’autorizzazione alla produzione di spiroxamina, un fungicida tossico e potenzialmente cancerogeno.

Il Broletto ha anche chiesto alla società di «mettere in sicurezza l’impianto entro i tempi tecnici strettamente necessari, per interrompere la diffusione delle nuove sostanze dell’impianto Am29». Spetterà alla stessa Finchimica stabilire l’origine della dispersione di sostanze all’esterno del perimetro aziendale verificata dalle analisi dell’Arpa, che hanno evidenziato appunto la presenza di sostanze riconducibili alla produzione del fungicida nella falda superficiale interna ed esterna alla fabbrica.

«Il piezometro esterno - scrive la Provincia nella sospensione -, a 500 metri dal perimetro dell’installazione, dagli esiti della campagna di indagine del gennaio 2024 svolta dallo stesso gestore in contraddittorio con Arpa mostra segni di contaminazione legati a un intermedio della nuova sostanza Am29 (spirochetal), ma anche di benzotrifluoruri, entrambi reagenti utilizzati nel processo produttivo di Finchimica». Il fungicida è stato trovato anche nelle acque di scarico a valle dell’impianto di depurazione. E nel piezometro P13 il clorobenzotrifluoruro è passato da una concentrazione di 1500-1800 microgrammi al litro dell’aprile 2023 ai 3500-4000 del gennaio 2024.

Una fine annunciata

«La sospensione della produzione dell’Am29 dimostra che le nostre richieste erano fondate - sottolinea Dario Selleri del gruppo Conoscere & Partecipare -. Noi abbiamo sempre lavorato per portare alla luce il contributo dell’Arpa e sottolineare le incongruenze della concessione alla sperimentazione del nuovo fungicida».

Nella conferenza di servizi di luglio, l’Arpa aveva avvisato il Broletto che era necessario appurare i contorni dell’inquinamento pregresso (l’Am29 era stato attivato in via sperimentale nel giugno 2022) prima di autorizzarlo, secondo il principio di precauzione.

I commenti

 Secondo il circolo di Legambiente Valle dell’Oglio «la sospensione è insufficiente: l’impianto deve essere chiuso per sempre» dichiara il presidente Franco Ferrandi, che annuncia la richiesta di un incontro col presidente della Provincia per capire perché gli uffici non abbiano seguito il principio di precauzione nonostante l’Arpa avesse evidenziato criticità e alcuni sindaci avessero bocciato l’operazione. Anche il gruppo Manerbio 5S stigmatizza «i comportamenti di una certa parte politica e di alcuni tecnici che hanno sempre ignorato gli appelli dei cittadini, compresa una petizione popolare, e a volte anche rassicurato sulla situazione, mentre l’inquinamento è aumentato». Intanto prosegue l’inchiesta della Procura e i vertici aziendali sono indagati per inquinamento ambientale.

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