Che quella di Carpenedolo fosse un'amministrazione pubblica singolare, dato che avviene da un luogo, Dubai, che si trova a sei ore d'aereo, era già noto. Ma ora l' amministrazione, guidata da Stefano Tramonti, sindaco "in smart working" dagli Emirati Arabi (dove si trova da qualche mese per ragioni di lavoro) balza agli onori delle cronache per una segnalazione all'Autorità anticorruzione per alcune consulenze "affidate senza gara d'appalto" (ma comunque tutte sotto la soglia dei 140 mila euro, introdotta dal nuovo codice degli appalti voluto dal ministro Salvini) legate al progetto di un mega-impianto rifiuti deciso dal Comune alla fine del 2021. Lo scrive oggi il quotidiano Repubblica che ha sollevato il caso dando per cosa certa un esposto in Procura e una segnalazione all'Autorità nazionale anticorruzione da parte del Comitato Impatto Zero Acquafredda e Carpenedolo. In realtà l'esposto non è (ancora) stato presentato, sebbene sia nelle intenzioni, come spiega il Comitato. La segnalazione all'Anac, invece, sì. All'Autorità si chiede di «esaminare la conformità dell'appalto in questione ai principi di trasparenza, sostenibilità economica dell'opera e garanzia di concorrenza».
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Le contestazioni
Tramonti, si legge ancora su Repubblica, «avrebbe assegnato in maniera diretta consulenze per un milione di euro decise via Skype dal 31 maggio al 12 dicembre del 2023, mentre si trovava negli Emirati. Si tratta di contratti, sotto la soglia dei 140mila euro (introdotta dal nuovo codice degli appalti) per attività legate al progetto di realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti con i fondi del Pnrr». Ma secondo l'Associazione Comitato Impatto Zero, qualcosa non tornerebbe quanto a tempi e modi
Perché la segnalazione
Nei punti sottoposti all'Anac da parte del comitato ci sarebbe quello relativo a una consulenza per un importo di 139 mila euro netti, cifra di solo mille euro al di sotto della soglia limite per non effettuare le gare. Impatto Zero chiede di «valutarne la correttezza».
Da Carpenedolo a Dubai, una scelta «per motivi professionali»
Il sindaco, 37 anni, ha sostenuto che il suo trasferimento a Dubai è stato dettato da motivi professionali: è il general manager di una azienda meccanica di Carpenedolo. "Le riunioni di giunta - ha dichiarato Tramonti, come riporta La Repubblica - si facevano in buona parte in streaming già dal 2019, ancora prima del Covid, a causa dei miei impegni lavorativi. Avrei potuto trasferirmi uno o due anni fa ma significava fare commissariare il Comune mentre ora mi avvio a fine mandato. Aggiungo che io con i miei elettori sono stato chiaro: prima di candidarmi per il secondo mandato ho detto che avrei viaggiato molto per lavoro".