Massimiliano Magli Belle, persino eleganti grazie alle essenze mediterranee che, fresche di messa a dimora, ospitano al loro interno. Ma a quanto pare anche «difettose», nel senso che a quanto pare sono difficilmente «leggibili» da parte di qualche conducente. Sono le tre rotonde rimesse a nuovo dalla Provincia a Roccafranca. Di queste tre, una è stata appena inaugurata e ha sostituito il vecchio incrocio semaforico tra la provinciale 20 Rudiano-Brescia e la provinciale 72 Chiari-Roccafranca. Peccato che a inaugurarla abbiamo provveduto tre incidenti in serie avvenuti nei giorni scorsi. GLI ULTIMI due schianti si sono verificati nella notte tra giovedì e venerdì e hanno interessato sia la nuova rotonda, sia quella tra via Marconi e via Crivello, pure sottoposta al restyling del Broletto. Nel primo caso sono state due le vetture interessate, probabilmente ingannate da un tracciato nuovo e atipico, visto che sull’arrivo da Roccafranca la rotatoria si divide in due bracci, uno dei quali a doppio senso di circolazione. Le vetture si sono scontrate dopo essere finite su una delle isole spartitraffico danneggiando nella loro traiettoria la segnaletica verticale e parte dell’arredo verde. Per gli automobilisti soltanto danni, non pochi, alle vetture. Nella stessa notte si è poi verificato un altro schianto sull’altro rondò, con un «dritto» sul maxi manufatto. In questo caso, complice la velocità e una distrazione, l’automobilista ha finito per abbattere anche un lampione a cornice dello svincolo, finendo la sua corsa sul filo della scarpata. Incidenti che replicano quelli avvenuti una decina giorni fa, sempre in giornate pre festive e sempre di notte, ovvero in condizioni di traffico piuttosto intenso. Ora si tratterà di vedere se la Provincia valuterà alcune modifiche, a partire magari da luci lampeggianti, anche se di certo si tratta di intersezioni regolarmente illuminate, contrariamente alle sorelle realizzate a Nord in prossimità della Brebemi. Infine, anche la terza rotatoria, pure soggetta a un recente abbellimento, crea qualche perplessità per la sicurezza. Siamo a Sud, all’incrocio per Ludriano, e in questo punto non è mai stata sigillata la vasca in calcestruzzo per lo smistamento delle acque che potrebbe essere pericolosa nel caso di una uscita di strada. Proprio in una vasca del genere, ma a Orzinuovi, morì nel 2011 un roccafranchese, il 29enne Riccardo Bosetti. •