la tragedia

Longhena, 38enne travolto e ucciso dal montacarichi mentre sta andando a timbrare il cartellino

Mattia Mauro, di Dello, è morto giovedì sera all'interno della Scotuzzi Agriservizi. Le testimonianze dei colleghi hanno confermato l'accaduto
La disperazione degli operai della Scotuzzi Agriservizi dopo la tragedia. Nel riquadro, la vittima
La disperazione degli operai della Scotuzzi Agriservizi dopo la tragedia. Nel riquadro, la vittima
La disperazione degli operai della Scotuzzi Agriservizi dopo la tragedia. Nel riquadro, la vittima
La disperazione degli operai della Scotuzzi Agriservizi dopo la tragedia. Nel riquadro, la vittima

 È morto davanti allo sguardo terrorizzato e impotente del collega in un infortunio sul lavoro dalla dinamica assurda. La vittima si stava dirigendo all’area di timbratura del cartellino alla fine del turno, quando è stato travolto e ucciso da un montacarichi della portata di 35 quintali che stava movimentando un carico di materiale all’interno dell’azienda di Longhena. Mattia Mauro, 38enne di Dello, non ha avuto scampo. La tragedia si è consumata giovedì sera alle 18,30 all’interno della Scotuzzi Agriservizi in via Bargnano. I carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Verolanuova, con il supporto dei colleghi di Dello e del personale dell’Ast di Brescia, hanno ricostruito l’incidente. Le testimonianze del collega della vittima e del conducente del montacarichi, entrambi in comprensibile stato di shock, hanno confermato l’accaduto.

La tragedia a fine turno

Mattia Mauro aveva appena finito di lavorare e stava andando nella zona timbratura dell’azienda. Stava camminando a piedi, costeggiando un capannone. Alla fine della struttura doveva attraversare una strada interna percorsa dai mezzi che trasportano mangime. Probabilmente, mentre parlava con un collega, non si è accorto dell'arrivo di un merlo con cassone che proveniva dalla sua sinistra, che l'ha investito. Per l’operaio non c'è stato niente da fare. In un crescendo di disperazione gli altri operai hanno allertato il 112 che ha inviato un’auto medicalizzata e un’ambulanza dei volontari del soccorso di Trenzano.

Il personale sanitario dei due mezzi ha cercato di rianimare il 38enne, ma il suo cuore non ha ricominciato a battere. Il decesso sarebbe sopraggiunto sul colpo. Quando i colleghi della vittima hanno preso coscienza del dramma, in molti non hanno saputo trattenere le lacrime. Hanno cercato di farsi coraggio abbracciandosi l’un l’altro.

Mattia Mauro viene descritto da tutti come una persona solare, estroversa, sempre pronta a una battuta. Anche a Dello era apprezzato per il suo impegno nel sociale: suonava nella banda del paese. Come prevede la prassi in questi casi, il mezzo è stato messo sotto sequestro, mentre spetterà agli esperti del dipartimento della Ast stabilire se al momento in cui si è consumata la tragedia fossero state attuate tutte le misure di sicurezza. Sarà ispeziato il percorso pedonale che dall’area produzione porta allo spazio dove i dipendenti timbrano il cartellino.

L’inchiesta

Per consentire gli accertamenti, la procura aprirà un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo. La salma del 38enne è stata ricomposta all’obitorio dell’Ospedale Civile in attesa di sapere se e quando il magistrato disporrà accertamenti medico legali. È il terzo infortunio mortale sul lavoro in provincia di Brescia dall’inizio dell’anno. Il 21 gennaio è morto Fabrizio Bignotti alla Feralpi di Lonato, rimasto schiacciato da quintali di materiale incandescente che stava movimentando. Il 30 gennaio Joao Rolando Martins Lima è stato investito da un treno mentre lavorava vicino alla stazione di Chiari. 

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