«Paga chi ha inquinato? Due mozioni respinte»

Scorie al cesio: Zizioli ha intessuto un filo diretto con Roma
Scorie al cesio: Zizioli ha intessuto un filo diretto con Roma
Scorie al cesio: Zizioli ha intessuto un filo diretto con Roma
Scorie al cesio: Zizioli ha intessuto un filo diretto con Roma

La curatela fallimentare della Raffineria Metalli Capra ha promesso alla Prefettura di mantener fede al piano approvato nel giugno 2020: la copertura della discarica con bentonite, utilizzando lo stesso percolato per l’impasto cementizio. Ma finchè non si vendono gli stabilimenti di Castel Mella e Montirone - che torneranno ancora una volta all’asta mercoledì 27 al prezzo base di 16.992.500 euro - le risorse necessarie non ci sono, e la messa in sicurezza della ex Metalli Capra di Capriano rimane un miraggio. «Nella risposta del ministero alla Transizione ecologica a Giuseppe Zizioli viene messo in risalto che è previsto l’obbligo di esercitare il diritto di rivalsa verso chi abbia causato l’attuazione degli interventi - sottolinea Giorgio Armani della lista CambiaVento di Capriano -. A marzo, attraverso due mozioni presentate in Consiglio comunale, avevamo chiesto a sindaco e Giunta di dotarsi di strutture tecniche e giuridiche che possano sostenere l’ente locale anche in caso di azioni legali per ottenere i risarcimenti danni per disastro ambientale. Ma la maggioranza le aveva respinte entrambe». L’onere insomma finirà a carico della collettività e dei nuovi proprietari dei siti dismessi. E proprio i costi per la messa in sicurezza scoraggiano i potenziali acquirenti degli stabilimenti della Metalli Capra. C.Reb.

Suggerimenti