Strade e ponti rurali Iniziano le riparazioni dei danni dei trattori

di M.MA.
Riparazioni in corso su uno dei ponti agricoli danneggiati
Riparazioni in corso su uno dei ponti agricoli danneggiati
Riparazioni in corso su uno dei ponti agricoli danneggiati
Riparazioni in corso su uno dei ponti agricoli danneggiati

L’incremento del traffico non riguarda solo la viabilità normale. Anche in mezzo ai campi i veicoli in movimento si sono moltiplicati, e soprattutto sono aumentati di dimensioni e peso finendo per creare un problema di dissesto generale dei tracciati e dei manufatti rurali. Così si è reso necessario correre ai ripari, e da Roccafranca arriva un esempio interessante. I ponti sopra canali e rogge costruiti cinquant’anni fa faticano a convivere con trattori e tonnellaggi moderni. Un rapporto a volte catastrofico, come testimoniato da crolli e cedimenti che non sono mancati nel territorio agricolo ricompreso nel Parco dell’Oglio. UN PROBLEMA che ovviamente riguarda anche la campagna non interessata dall’area protetta, per esempio in via Santa Sofia, dove persino i confini rischiano di perdersi per il deviare delle carreggiate e dei canali sotto il peso di trattori e di carri che a volte non potrebbero neppure utilizzare i sentieri esistenti. Almeno non prima dell’adeguamento delle strade rurali. Per compensare una parte dei segni lasciati, il Comune di Roccafranca ha deciso di intervenire sul consorzio che gestisce la roggia Conta di Barco. Dopo una serie di perizie l’ente è stato messo con le spalle al muro, e costretto a intervenire per riparare e rinforzare i ponti malconci. Per ora l’attenzione si è concentrata su due opere, entrambe a Sud della cascina Chighilane: il loro cedimento metteva a rischio sia la rete irrigua, sia proprio il passaggio dei mezzi agricoli. COSÌ i gestori della roggia hanno messo sul tavolo poco meno di 50 mila euro per i ripristini, anche se potrebbe trattarsi soltanto di un inizio, visto che anche altri punti sono in condizioni critiche. Quella descritta è infatti la punta di un iceberg: sono decine le intersezioni con corsi d’acqua superate da mezzi ormai pesantissimi. Anche a causa della pratica della fertirrigazione e della ormai generalizzata distribuzione di fanghi di depurazione sui terreni agricoli che comportano il passaggio di autobotti anche di 2 tonnellate a pieno carico.

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