Tamponi e dichiarazioni false Un’informativa alla procura

di Valerio Morabito
Il caso tamponi e autocertificazioni false continua a tenere banco
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«Tutte le situazioni dubbie sono state attentamente verificate ed all'istituzione scolastica al momento non risultano autodichiarazioni false. In tutti i casi in cui si rilevano profili di contraddittorietà le famiglie vengono rinviate dal proprio pediatra di riferimento e l'accesso a scuola viene garantito in presenza delle dovute garanzie». La dirigente Valentina Marafioti chiarisce la posizione dell’istituto comprensivo di Calvisano in riferimento al caso sollevato dagli amministratori comunali sulle presunte autocertificazioni firmate da alcune mamme e papà per far tornare in aula il figlio in isolamento fiduciario senza che fosse sottoposto a tampone. In realtà la correttezza dell’operato della scuola non è mai stato messo in dubbio dal Comune, che ha invece censurato l’atteggiamento irresponsabile di una minoranza di genitori emerso dal confronto tra la pediatra del paese e il vicesindaco Paola Franzoni. Un’informativa sul caso è nel frattempo finita in Procura. Al netto di comportamenti personali scorretti, Valentina Marafioti precisa come la scuola stia adottando scrupolosamente i protocolli contro il contagio. «La normativa - spiega la dirigente - impone all’istituzione scolastica di chiedere solo un’autodichiarazione alle famiglie unicamente per le assenze per motivi di salute non riferibili a covid. Seguiamo con rigore i protocolli di sicurezza e le procedure a tutela della salute, cercando sempre di verificare attentamente tutte le situazioni nelle quali possano emergere profili di contraddittorietà. L’attuale situazione di emergenza epidemiologica ha richiesto gli sforzi di tutti gli stakeholders del territorio con cui la scuola collabora proficuamente al fine di contenere la diffusione del contagio. Se stiamo riuscendo a fronteggiare efficacemente questa situazione di emergenza è grazie all’alleanza con le istituzioni locali e tutte le componenti della comunità scolastica». STA DI FATTO che anche in altre scuole della provincia di Brescia ci sarebbero casi di autodichiarazioni mendaci per evitare ai propri figli di sottoporsi al tampone. Una forma di inciviltà che le scuole subiscono, visto che devono affidarsi all’onestà dei genitori. Il sindaco Angelo Formentini non arretra: «Ritengo che questo malcostume non sia prerogativa esclusiva di Calvisano, ma il Comune aveva il dovere di sollevare il caso per mandare un messaggio forte richiamando al senso di responsabilità tutte le mamme e papà – afferma -. Quindi abbiamo chiesto pubblicamente prudenza. Siamo sicuri dell’ottimo lavoro svolto sia dalla pediatra che dalla dirigente scolastica, ma non potevamo girarci dall’altra parte dopo la terribile esperienza vissuta dal paese durante la prima pandemia». •

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