SICUREZZA

Rudiano, violenze tra ragazzi in centro: il Comune corre ai ripari

di Massimiliano Magli
Il sindaco spera che siano individuati i responsabili del pestaggio di domenica sera, e intanto lavora alla prevenzione con l'oratorio
A Rudiano scene da incubo nel centro del paese
A Rudiano scene da incubo nel centro del paese
A Rudiano scene da incubo nel centro del paese
A Rudiano scene da incubo nel centro del paese

Le indagini serviranno a definire meglio l’episodio, ma non ad attenuare lo sgomento per quello che è successo nel centro di Rudiano domenica sera: un inseguimento tra gruppi di ragazzi armati di spranghe e coltelli avvenuto a piedi per buona parte dell’abitato. In paese non era mai successo niente di paragonabile alla follia che ha coinvolto alcuni minorenni di Roccafranca a quanto pare aggrediti da ragazzi più grandi arrivati da Ghedi. E appunto inseguiti dagli assalitori con spranghe e anche con un coltello.

Scene mai viste

All’indomani della vicenda dall’amministrazione comunale, col sindaco Alfredo Bonetti, è arrivato un commento amaro: «Sono fatti gravissimi e nuovi per noi - ha affermato il primo cittadino - che ci mettono di fronte a situazioni già tristemente note nelle città. Confidiamo che le forze dell’ordine possano fare chiarezza su quanto accaduto e identificare i colpevoli».

Intanto, preoccupata dal moltiplicarsi della violenza giovanile, l’amministrazione ha già «promosso una serie di interventi e di incontri - continua Bonetti -, coordinando i Servizi sociali con l’oratorio, agenzia fondamentale nell’affrontare questo disagio». Tornando alle violenze, i tre minorenni finiti in ospedale sono stati presi a sprangate a quanto pare per futili motivi. Spetterà ai carabinieri della Compagnia di Chiari stabilire l’origine e la dinamica di questa aggressione che ha fatto finire al pronto soccorso i tre giovanissimi, uno dei quali, più grave degli altri, a bordo dell’ambulanza dei Volontari di Trenzano.

Gli altri due sono stati invece portati in auto dai genitori per accertamenti al vicino Pronto soccorso di Chiari. L’allarme, lo ricordiamo, è stato lanciato dalla telefonata di un testimone intervenuto per aiutare uno dei ragazzi che, terrorizzato, correva per la strada gridando aiuto. L’inseguimento dal centro storico è finito verso la zona del cimitero e infine sulla ciclabile della tangenziale est, dove un altro testimone ha provato a seguire una Renault Clio sulla quale è salito uno degli aggressori: tentativo inutile, anche se la targa sarebbe stata registrata. Un’altra manifestazione di quel fortissimo disagio giovanile ricordato alla fine dello scorso anno scolastico dalla dirigente Elena Sibilia: «La vera sfida non è continuare a costruire plessi più innovativi, ma agenzie che combattano il disagio di cui soffrono sempre più giovani. La priorità è una rete di collaborazione tra più operatori».

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