Commercio

Chiudono anche market e cinema: la fine è vicina

di Marta Giansanti
Serrande già abbassate al Freccia Rossa per la lavanderia e per il negozio di telefonia. Resistono un parrucchiere, il tabaccaio, il piccolo bar di fronte. Ma la sorte del mall cittadino è segnata. Per il futuro ci sono solo incognite
Freccia Rossa, chiusura imminente: forfait anche di market e cinema

Non si ferma la conta al «massacro» all'interno del centro commerciale cittadino Freccia Rossa, dove il riscaldamento non viene neanche più acceso: altri due negozi hanno gettato la spugna, abbandonando il complesso.

Era il tempio dello shopping

Un tempo frequentatissimo tempio dello shopping a pochi passi dal centro storico di Brescia e oggi vittima di una desertificazione, non solo di potenziali clienti, ma anche e soprattutto di attività commerciali e di esercizi pubblici, due fattori imprescindibili nel commercio, l'uno essenza dell'altro: situazione che ne pregiudica l’esistenza.

Le ultime saracinesche abbassate

Ad abbassare per sempre le saracinesche con il 2023 sono stati il negozio della Tim e la lavanderia Lava&cuce. Il punto vendita di telefonia non ha aspettato nemmeno l’arrivo del nuovo anno: la serrata finale c’è stata lo scorso 31 dicembre. E su quello che fino a pochi giorni fa era l'ingresso dell'attività, ora campeggia un foglio di avviso di chiusura definitiva: «I clienti potranno trovarci in via X Giornate e all’Elnòs», è l'informazione data ai pochi passanti. Nella vicina lavanderia l'avviso è scritto a mano ma il messaggio è altrettanto chiaro: «Aperti solamente per riconsegnare!» e giù una sfilza di giorni e orari fino al 15 febbraio per le consegne.

Numeri impietosi: ecco chi se ne va e chi resta (per poco)

Numeri che si fanno sempre più impietosi, quindi: cinque i locali rimasti «in piedi» e al freddo, oltre al cinema e al Village adiacente al primo piano. La maggior parte delle attività, però, ha già le ore contate. I prossimi a fare armi e bagagli saranno il negozio sportivo JD Sport che già lo scorso mese aveva prefigurato il possibile addio nei primi giorni del 2023; il cinema Multisala Wiz con la definitiva data di scadenza fissata al 16 gennaio e l’Italmark che ha annunciato lo stop alle vendite a partire dal 22 gennaio, giorno in cui il supermercato lascerà per sempre viale Italia.

I tre superstiti non sanno che fine faranno

Sarà allora che ne rimarranno attivi solo tre: il parrucchiere Jean Louis David, la tabaccheria e il bar. Una situazione insostenibile in un «mall» caduto in disgrazia dopo anni floridi e su cui pende la spada di Damocle dell’inevitabile chiusura.

L'inaugurazione neanche 13 anni fa

L’edificio era stato inaugurato il 21 aprile del 2008 con decine e decine di attività. Come descrive la targa all’ingresso, era stato concepito e realizzato da Sonae Sierra, AigInvestments e CoImpredil, su progetto dell’architetto José M. Quintela da Fonseca. Da allora le cose sono profondamente cambiate e poche sono le soluzioni che si prospettano: un acquirente intenzionato ad investire su un nuovo futuro del centro commerciale o altri usi ancora da studiare.

Prospettive disparate e nebulose

C'è chi, tra le tante destinazioni prospettate, lo vedrebbe come sede ideale della Cittadella dell'Innovazione, un progetto innovativo «Made in Bs» e in cerca di una casa in cui essere ospitata. Nel frattempo il punto interrogativo su ciò che sarà non risparmia neppure il parcheggio, gestito da Brescia Mobilità e caratterizzato dalla medesima desertificazione incontrollata.

Parcheggio ancora aperto ma ormai spettrale e troppo caro

Ma secondo alcuni cittadini la scarsa affluenza al parcheggio sotterraneo non sarebbe da ricondurre solamente all'assenza di negozi all'interno del centro commerciale Freccia Rossa (il piano interrato infatti potrebbe essere utilizzato anche da chi lavora nelle vicinanze) bensì dalle tariffe orarie definite troppo elevate e onerose e che scoraggerebbero i possibili fruitori. Tutto mentre oramai la struttura è sempre più deserta con negozi chiusi, scale mobili ferme e clienti che non si vedono più ai piani. Un buco nero nel cuore di Brescia.

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