l'iniziativa

Bollette bruciate contro il caro-energia: protesta anche a Brescia

Dopo il flash mob dello scorso 9 settembre il movimento «Noi non paghiamo» torna a manifestare in attesa di organizzare uno sciopero a livello nazionale per il 30 novembre.
Bollette bruciate per protesta davanti alla sede di A2A a Brescia
Bollette bruciate per protesta davanti alla sede di A2A a Brescia
Bollette bruciate per protesta davanti alla sede di A2A a Brescia
Bollette bruciate per protesta davanti alla sede di A2A a Brescia

Le bollette bruciano, a Brescia come nel resto d'Italia e in Europa. E non in senso metaforico. La protesta contro il caro-energia è andata in scena ieri, 30 settembre, nella nostra città e oggi riguarderà il Regno Unito, dove sono attese decine di manifestazioni dopo che il governo ha innalzato il tetto massimo annuale delle bollette energetiche per una famiglia media da 1.971 sterline a 2.500. Lo scrive il Guardian.

Bollette bruciate a Brescia per protesta

Arrivano richieste specifiche al sindaco di Brescia (e di Milano) dal movimento «Noi non paghiamo», che si sta sviluppando anche sul nostro territorio e che il 30 settembre ha promosso un flash mob di fronte alla sede di A2A di via Lamarmora. «I sindaci di Brescia e Milano devono intervenire su A2A per riportare i prezzi a quelli del 2021 e per scongiurare gli aumenti che, per il mercato controllato, dal 1 ottobre saranno del 59%, per quello libero del 900%», hanno dichiarato al megafono gli attivisti.

Lo scorso 9 settembre il primo flash mob

Una manifestazione simile a quella dello scorso 9 settembre, quando tuttavia le cifre spaventose delle previsioni dei rincari non erano ancora state diffuse, mentre ieri già si sapevano: «A2A in un anno ha aumentato il prezzo del metano da 28 centesimi al metro cubo a 2 euro e 50 - hanno proseguito i manifestanti - mentre Eni nel primo semestre di quest'anno ha dichiarato un utile consolidato di 7 miliardi di euro, con quindi un aumento del 600% rispetto ai 6 mesi precedenti. Le aziende quindi si arricchiscono, le spese militari aumentano e le bollette crescono enormemente: così non va».

In fase organizzativa lo sciopero nazionale del 30 novembre

Nel chiedere un incontro urgente sia con i vertici di A2A sia con il sindaco di Brescia, il movimento bresciano di «Noi non paghiamo» fa appello a tutti i cittadini di aderire allo sciopero della bolletta che si sta organizzando a livello nazionale per il prossimo 30 novembre. Un movimento nato sul modello britannico oggi diffuso in molti Paesi. Per aderire si può andare sul sito www.nonpaghiamo.it e, per i contatti locali: Whatsapp 3485650480 o 3479236595

Le richieste al Governo

Oltre alle richieste di incontro a livello bresciano il movimento si rivolge anche al futuro governo: «Non vogliamo la carità dei bonus, vogliamo una politica seria e strutturata. L'unica soluzione possibile per mettere in sicurezza le famiglie e abbassare i costi energetici è tassare chi si è approfittato e continua ad approfittarsi di questa crisi provocata dalle scelte belliciste ed antiecologiche»

 

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