Cammarata e Rossini: c’è una poltrona per due

Roberto  Cammarata
Roberto Cammarata
Roberto  Cammarata
Roberto Cammarata

Cinque più uno, è sempre stata la richiesta del Pd a Castelletti. Cinque (assessori) più o meno il partito li ha avuti, ma il «più uno» è ancora da capire e fare. Quell’uno è il presidente del consiglio comunale. Se nel Pd c’è stata battaglia sul candidato sindaco, se c’è stata sul vicesindaco, si può immaginare che ci sia sul presidente del consiglio. C’è già. I due in competizione sono gli esclusi eccellenti dalla Giunta: Roberto Cammarata e Roberto Rossini. Sono entrambi delusi e anche un po’ arrabbiati, riferivano ieri militanti a loro vicini. L’uno, laico collocabile nella sinistra Pd, è stato decisivo nel favorire Manzoni, ribaltando l’esito del voto della assemblea cittadina che pareva segnato a favore di Muchetti; inoltre aveva avuto un ruolo importante nel programma elettorale di Castelletti. L’altro, cattolico, ex presidente delle Acli nazionali, non è proprio un dem in purezza, ma ha preso un sacco di voti alle elezioni: il terzo più preferenziato dopo Muchetti e la sorpresa Frattini. Entrambi insomma avevano ottime ragioni per ambire ad un assessorato e le hanno per diventare presidente del consiglio (Cammarata lo è già stato nel Del Bono bis). Il presidente lo sceglie il consiglio nella sua interezza, ma è chiaro che sul nominativo indicato dal Pd si allineeranno le altre liste di maggioranza. L’indicazione avrebbe già potuto arrivare ieri sera. Infatti, nella sede della Pallata si è riunito il gruppo consiliare e la segreteria insieme. All’ordine del giorno c’erano «comunicazioni sulla giunta». Quella che Castelletti aveva licenziato la sera precedente. Ma sembrava più che possibile che la discussione invece che su un elenco sul quale non c’è più nulla da fare, si spostasse sul presidente del consiglio (e sul capogruppo che pure deve essere scelto). Magari votando anche, sui due nomi. È stato però deciso il rinvio a lunedì: è allora che si voterà. Ma a farlo non sarà il gruppo consiliare convocato ieri, ma il nuovo gruppo senza i tre divenuti assessori e con i tre subentrati al loro posto: Daniela Del Ciello, Laura Giuffredi e Mirco Biasutti. Una novità rispetto a 5 anni fa, allora i subentrati non votarono. Il weekend, ci si può giurare, non sarà tranquillo. Cammarata si aspettava probabilmente una mano da Manzoni dopo averlo favorito. Rossini farà leva su un gruppo consiliare dove i centristi dovrebbero essere in leggero vantaggio. L’inserimento di Tiboni in giunta ha soddisfatto il Pd, ma l’idea del «5+1» nasceva anche per risolvere gli equilibri tra correnti. Avrebbe dovuto farlo Castelletti ...per procura. Che lasciando fuori sia Cammarata che Rossini ha ripassato la palla al Pd. •. E.B.

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